pane_villa_sorraSpanderà il suo profumo e la sua fragranza sulle tavole dei ristoratori di “Modena a Tavola” – che decideranno una giornata specifica in cui “lanciare” il progetto – ma anche sulle mense di Porta Aperta e nei sacchetti dell’emporio sociale “Portobello” – a cui sarà donato -, e in quelli dei cittadini che lo acquisteranno nei punti vendita aderenti, contribuendo così a sostenere il progetto e le attività di Villa Sorra.

Il “Pane di Villa Sorra”, nato da un percorso partecipato, è una realtà. Domenica 27 settembre Slow Food lo presenterà a Milano nell’ambito di Expo 2015, con l’assessore alle attività economiche Tommaso Rotella e i protagonisti del progetto. È stato rispettato in pieno, infatti, il titolo – obbiettivo di “Pane a Villa Sorra, percorso partecipato dalla semina alla tavola”, ideato dai Musei civici di Modena con “XVS – Per Villa Sorra”, Slow Food Modena, Istituto Spallanzani, con la collaborazione di Istituto Venturi, Amici del Corni, Cpia (Centro provinciale istruzione adulti), e altri.

Dopo la selezione dei semi antichi, l’aratura, la semina, la coltivazione rigorosamente senza utilizzo di prodotti chimici, la mietitura e la trebbiatura, dopo la molitura a pietra per ottenere la farina, si è arrivati infine alla panificazione a mano e alla cottura in forno del pane, a tracciabilità totale. Ciascuno di questi momenti è stato aperto alla partecipazione e alla condivisione delle scuole e di chiunque fosse interessato. E ora il pane ottenuto viene presentato, con marchio registrato realizzato dagli studenti del Venturi, in città e provincia e a Expo a Milano.

Il pane di Villa Sorra con il progetto e le iniziative collegate, è stato presentato alla stampa questa mattina, martedì 22 settembre a Palazzo Comunale in piazza Grande a Modena, da Gianpietro Cavazza, assessore alla Cultura del Comune; Francesca Piccinini, direttrice dei Musei civici; Giuseppe Modena, dell’Associazione XVS – Per Villa Sorra; Antonio Cherchi e Nico Lusoli, di Slow Food; Luigi Solano, dirigente Istituto “Spallanzani” di Castefranco; Carlo Alberto Borsarini, di “Modena a Tavola”.

Le prime pagnotte, dopo l’impasto con lievito madre, sono state sfornate da Gabriele Serafini del Forno Baracca di Nonantola. Da mercoledì 23 il “Pane di Villa Sorra” si potrà acquistare al punto di ristoro di Villa Sorra, oppure allo Spaccio aziendale dell’Istituto Spallanzani (via Solimei 23, Castelfranco Emilia) o al Forno Baracca di Nonantola, in attesa che altri chiedano di commercializzarlo mettendosi in contatto con Villa Sorra (villasorra@villasorra.it).

Chi fosse interessato a produrre il “Pane di Villa Sorra” può scrivere a villasorra@villasorra.it impegnandosi a rispettare per intero le regole dell’apposito disciplinare.