Daranno vita ad un presidio domani pomeriggio martedì 22 settembre dalle ore 17.30 alle 19.30 davanti al Municipio di San Cesario (piazza Roma, 2), i lavoratori delle aziende Ossidan e Rimas che la proprietà ha annunciato di chiudere già a partire da settembre. Il presidio si svolgerà in concomitanza con l’incontro convocato alle ore 18 dal sindaco Gozzoli tra azienda, sindacato e Rsu per cercare di trovare una soluzione alle spettanze dei lavoratori ancora da pagare, ma soprattutto su futuri acquirenti e prospettive delle due storiche aziende metalmeccaniche di San Cesario.
Attualmente per i lavoratori sono stati attivati nuovi ammortizzatori sociali a fronte della dichiarata volontà di cessazione dell’attività, ma sulle prospettive non c’è una posizione ufficiale dell’azienda. La Fiom/Cgil chiede all’azienda una posizione trasparente rispetto ad eventuali acquirenti e al possibile proseguo dell’attività, viste le telefonate informali fatte in questi giorni ad alcuni dipendenti per sondare la loro disponibilità a passare in una nuova azienda. Inoltre, si attendono risposte sul pagamento delle mensilità pregresse di agosto e settembre.
“Servono risposte concrete per i 32 lavoratori e le loro famiglie che si trovano senza prospettive future e con notevoli difficoltà economiche – afferma William Neri della Fiom/Cgil – molti di loro sono di origine straniera, non possono contare su appoggi familiari e hanno difficoltà a far fronte alle scadenze delle rate di mutui-affitti-utenze”.
La Fiom/Cgil invita anche le banche, che hanno firmato a marzo il protocollo regionale per l’anticipo della Cigs, ad agevolare i lavoratori di Ossidan senza pressioni indebite, affinché possano godere dell’anticipo del trattamento sociale.