Un team di ricercatori della Northwestern University (Illinois-Usa) hanno scoperto come ‘spegnere’ i geni da cui dipende il processo di invecchiamento. Il modello di studio sono stati dei vermi, ma gli esseri umani, da quanto affermano gli scienziati, hanno lo stesso ‘interruttore genetico. Ce ne parla Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti, soffermandosi sulla speranza che la scoperta porti a trattamenti che consentano alle persone di restare sane e produttive anche in età avanzata. “I nostri risultati – afferma il dott. Richard Morimoto che ha condotto lo studio – suggeriscono che ci potrebbe essere un modo per inattivare i geni in questione e proteggere le nostre cellule dall’invecchiamento, aumentando la loro capacità di resistere allo stress”. “Il nostro modello di studio ci ha mostrato che l’invecchiamento non è un continuum di vari eventi, come si pensava in passato”, spiega Morimoto. “Inaspettatamente è l’interruttore genetico che influisce da solo a questo cambiamento”. Il team è riuscito a spegnerlo, e a verificare che questo è bastato a fermare il processo di invecchiamento.