Quaranta ore di sciopero, le prime otto da tenersi dopodomani – mercoledì 16 settembre – se l’azienda domani non paga gli stipendi. È la protesta decisa dai sindacati Femca-Cisl, Filctem-Cgil e dalle rsu (rappresentanze sindacali unitarie) nell’ambito della vertenza che riguarda la ceramica Gardenia Orchidea di Fiorano Modenese, che attualmente occupa circa 280 dipendenti. L’azienda ha presentato al tribunale fallimentare di Modena domanda di concordato in continuità (in bianco), ma i rappresentanti dei lavoratori lamentano di essere tenuti all’oscuro della situazione reale e delle intenzioni della proprietà. «Ci siamo attivati subito per avere tutte le informazioni, capire le ripercussioni della decisione di chiedere il concordato e verificare il nuovo piano industriale – spiegano Cgil, Cisl e rsu – Nonostante i ripetuti incontri con la direzione aziendale, a oggi non abbiamo ancora tutti gli elementi necessari per comprendere la situazione. Non ci è stato presentato alcun piano industriale e la proprietà non spiega se e cosa sta facendo concretamente per uscire da questa crisi. Non ci sono stati nemmeno comunicati i dati economici e patrimoniali». Per i sindacati oggi non ci sono le condizioni minime per far ripartire gli impianti produttivi, visto che le forniture sono sospese a tempo indeterminato. Inoltre i lavoratori temono che l’azienda non riesca a far fronte alla scadenza degli stipendi, che devono essere pagati domani – martedì 15 settembre. Per questo i dipendenti hanno dato mandato alla rsu e a Femca-Cisl e Filctem-Cgil di proclamare un pacchetto di quaranta ore di sciopero. Se l’azienda domani non paga gli stipendi, le prime otto si terranno dopodomani – mercoledì 16 settembre – insieme a un presidio davanti ai cancelli.