“L’aumento della produzione di vino a livello nazionale non dovrebbe andare oltre un +2-4% rispetto all’anno scorso attestandosi attorno ai 43/45 milioni di ettolitri”.
Lo afferma la Cia, il cui ufficio studi ed analisi stima che a seguito dei dati diffusi dall’Istat “l’andamento produttivo in Italia nel 2015 sta registrando solo un leggero incremento rispetto a quanto stimato dall’Istituto nazionale di statistica”.
“Inoltre – fa notare la Cia – con la vendemmia in corso è opportuno essere molti cauti nel formulare stime, a maggior ragione per l’incognita dell’andamento climatico da qui a fine mese, che potrebbe fortemente influenzare l’andamento della produzione e della qualità dei rossi”. Per Antonio Dosi, presidente della Cia Emilia Romagna “a fronte di questi punti interrogativi è necessario attendere i dati definitivi, anche per non avanzare previsioni che possano avere in questo periodo di contrattazione ripercussioni sul prezzo delle uve. Anche una stima di Assoenologi, tra l’altro,conferma per l’Emilia Romagna un incremento medio di un 4 – 5 percento”. In ogni caso, a prescindere dall’effettiva entità dell’incremento, l’Italia, osserva ancora la Cia, rimarrà tra i leader mondiali nella produzione di vino, avvicinando i 6,5 milioni di ettolitri della Francia, -1% su base annua, e probabilmente superando i 43 milioni della Spagna, -3%”.