Nella mattinata di oggi i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, coadiuvati da personale del 5° Reggimento di Bologna, del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, del Nucleo Cinofili di Bologna e del 13° Nucleo Elicotteri di Forlì, hanno dato esecuzione a tre decreti di perquisizione e contestuale sequestro emessi dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia nei confronti di 52 indagati (15 di etnia sinti, 33 italiani, 2 albanesi, 1 marocchino ed 1 nigeriano) ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, alla ricettazione e al riciclaggio di beni e di denaro provento di furti e truffe, traffico di opere d’arte autentiche e false, di autoriciclaggio, nonché di illecita detenzione di armi.
Le attività, che oltre alla provincia di Reggio Emilia hanno interessato anche quelle di Bologna, Parma, Rimini, Ferrara, Modena, Mantova, Brescia e Crotone, si sono concretizzate nell’esecuzione di oltre 40 perquisizioni locali, domiciliari e personali, allo scopo di disarticolare la rete di ricettatori che, con varie modalità, reimpiegavano la refurtiva proveniente dai numerosi furti commessi anche nel territorio reggiano.
L’indagine trae origine da un articolata attività investigativa, avviata nel maggio 2014 dai Carabinieri della Compagnia di Castelnovo ne’ Monti (RE), a seguito di denunce presentate in ambito nazionale da numerosi cittadini i quali, dopo aver versato un congruo anticipo in denaro per l’acquisto online di beni di diversa natura (attrezzature agricole, elettrodomestici, case vacanze, ecc…) non ricevevano quanto comperato.
L’inchiesta, supportata anche da diverse attività tecniche ha, tra l’altro, permesso questa mattina il rinvenimento e il sequestro di refurtiva per un valore complessivo di oltre 20 milioni di euro, consistente in numerosi elettrodomestici (oltre 400 pezzi tra Bimbi e Folletto per un valore di 1 milione di euro), materiale archeologico (2 daghe e due monete di epoca romana), materiale storico (1 statua di un aquila romana risalente al ventennio fascista), tre testi antichi, un dipinto di Pablo Picasso (per il quale se ne sta verificando l’autenticità del valore, qualora originale di circa 3 milioni di euro), un quadro autentico del pittore Alberto Burri (del valore di circa 10 milioni di euro), tre opere di Basquiat (per il quali se ne sta verificando l’autenticità, del valore di diverse centinai di migliaia di euro), un quadro del Melloni (del valore di circa 30.000 euro) ed uno di De Boucher (del valore di circa 1 milione di euro), assegni contraffatti per oltre 100 mila euro comprensivi del materiale utilizzato per la contraffazione, 10.000 euro in contanti, due mezzi edili Bob Cat, numerose carte postapay.
Rilevante, inoltre, il recupero di molte fidejussioni bancarie assicurative e lettere di credito false, necessarie per il riciclaggio di macchine operatrici all’estero, oltre a due carabine ad aria compressa e diversi quantitativi di stupefacenti.
L’operazione odierna è stata a suo tempo preceduta da diversi sequestri, tra i quali, uno di elettrodomestici, per circa 15 mila euro, eseguito lo scorso mese di luglio a Comacchio (FE), quello di un Bob Cat rinvenuto a Rovato (BS) ad agosto scorso nonché un quadro di Melloni ed uno di Rembrandt recuperati a Parma (per i quali sono in corso gli accertamenti di verifica dell’autenticità), sempre nel mese di agosto 2015.