“Sindacato e lavoratori hanno appreso da un comunicato aziendale che venerdì 11 settembre si svolgerà, presso la sede di Ondulati Maranello, l’annuale convegno del Gruppo Pro-Gest con il rituale invito di tutti i “collaboratori” al rinfresco organizzato per l’occasione.
Pro-Gest è il Gruppo privato numero uno in Italia nella produzione di carta, cartone, imballi e packaging, con una fatturato l’anno scorso di oltre 350 milioni di euro, e controlla direttamente o indirettamente circa 20 stabilimenti in Italia, tra i quali l’Ondulati Maranello dal 2011.
Crediamo che la scelta di Ondulati Maranello come luogo dove svolgere la convention nazionale, sia una scelta importante, che auspichiamo non si traduca solo nella volontà di una bella vetrina, ma che sia un segnale della volontà del Gruppo Pro-Gest di continuare ad investire a Maranello, ma sopratutto sia un segnale in controtendenza rispetto alle politiche occupazionali fino ad oggi messe in campo.
Nel 2011 infatti, quando è partito il piano di risanamento aziendale, l’Ondulati Maranello contava circa 175 dipendenti ed era una delle più grandi aziende cartotecniche della provincia di Modena. Ad oggi all’interno dell’azienda i dipendenti sono rimasti circa 140, e la proprietà sostiene che siano ancora troppi, infatti, a partire dall’inizio dell’anno è in corso l’ennesimo piano di riorganizzazione che prevede per la Pro-gest un esubero dichiarato di altri 27 dipendenti, poi scesi a 15 per effetto di un accordo sindacale.
Non tutti festeggeranno venerdì! Da circa metà gennaio infatti, più di 20 lavoratori hanno subito un trattamento non giustificabile: sono posti in cassa integrazione a zero ore, e da allora qualcuno è stato richiamato per pochi giorni, altri nemmeno quelli!
Questi lavoratori sono stati gli unici da subito messi in Cigs a zero ore creando a nostro avviso una vera e propria lista di indesiderati, e instaurando un “clima padronale” che si respira entrando in azienda.
Come possiamo festeggiare, quando l’azienda non rispetta gli accordi sindacali, che parlano di rotazione tra i lavoratori? Possibile che con 140 dipendenti, siano proprio quei pochi a non poter lavorare mai?
In questi giorni, la SLC-CGIL di Modena, sta anche definendo con i legali la possibilità di denunciare l’azienda per comportamento antisindacale, usando uno dei pochi articoli dello Statuto dei Lavoratori che ancora non ci sono stati tolti o depotenziati, che proibisce di svolgere attività che gettino discredito sul sindacato. La mancata osservanza degli accordi, che prevedevano un’equa rotazione, pare studiata ad arte per gettare discredito sul sindacato, che su quell’impianto aveva ottenuto ampio consenso da parte dei lavoratori dell’Ondulati Maranello.
Venerdì avremo molte difficoltà a festeggiare, sapendo che una parte di quei “collaboratori” sono ad oggi, per volontà aziendale, in Cigs a zero, senza che gli venga data la possibilità di rientrare, e senza che siano stati rispettati gli accordi presi in sede istituzionale, che prevedono, tra le altre cose, la reinternalizzazione di processi produttivi in precedenza esternalizzati e l’annuncio piani di investimenti di cui oggi si fatica a vederne l’ultimazione.
Questa “convention” rappresenta una bella occasione persa. Crediamo che in molti a Maranello avrebbero gradito molto di più avere una direzione aziendale che, oltre ad offrirgli un banchetto con qualche pietanza, fosse capace di garantire un futuro alla storica impresa di Maranello e a tutti i suoi dipendenti instaurando un sistema di relazioni industriali basato sul rispetto degli accordi e non su un clima padronale”.
(Slc/Cgil Modena)