Conferma, per il 2016, degli stanziamenti regionali (circa 251 milioni di euro) previsti nell’ultimo bilancio per i cosiddetti “servizi minimi” (la spesa corrente). Anticipazione, per quanto riguarda il trasporto su ferro, dell’acquisto di nuovi treni e, per quello su gomma, assegnazione di 60 milioni di euro (con cofinanziamento della Regione al 50%) per il rinnovo di autobus e filobus, con l’obiettivo di sostituire almeno il 10% dell’intero parco mezzi. Ancora, l’accorpamento delle Agenzie locali per la mobilità, in un’ottica di maggior razionalizzazione ed efficienza, sulla base di ambiti territoriali che coincidano con le “aree vaste” previste dalla nuova legge di riordino. Sono alcuni dei punti salienti contenuti nell’Atto di indirizzo per la programmazione del trasporto pubblico regionale e locale 2016-2018, che ha avuto il via libera dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. L’Atto, come previsto dalla legge regionale 30/98 sui trasporti, definisce indirizzi e obiettivi da raggiungere nell’arco di un triennio.
“Il pronunciamento più forte è la conferma delle risorse per il trasporto pubblico locale” ha sottolineato in Aula l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Raffaele Donini, definendo l’Atto “un testo prodotto con il coinvolgimento e la partecipazione degli enti locali, dei sindacati, delle aziende di trasporto, delle associazioni degli utenti: veri e propri ‘Stati generali’ del trasporto pubblico locale”. In Emilia-Romagna, ha aggiunto Donini, “aumentano i passeggeri: siamo tra le poche Regioni in Italia che può vantare un segno ‘più’, in forza soprattutto del sensibile incremento degli utenti lungo le linee ferroviarie di nostra competenza”. Con i 42,5 milioni di passeggeri l’anno trasportati su ferro e i 265,6 milioni su gomma “ci impegniamo a mantenere il nostro fondo regionale di 40 milioni che integra la quota che ci viene attribuita da quello nazionale”. La priorità, ha ricordato Donini, “è il sistema ferroviario regionale: è stata aggiudicata la gara del ferro, la Regione si è impegnata subito dopo ad anticipare l’acquisto di nuovi treni, con l’entrata in servizio già dal prossimo anno di 13 Stadler e un bipiano Vivalto, per un valore complessivo di 90 milioni di euro. Certo, si investirà anche sulla gomma, cui spetta il ruolo di sistema adduttore: i 60 milioni per il prossimo triennio consentiranno di abbassare l’età media del parco mezzi”.
L’Atto, gli obiettivi in sintesi
L’impegno della Regione, nei prossimi tre anni, è di rafforzare ulteriormente il trasporto pubblico come principale strumento di risposta ai problemi di qualità dell’aria, di congestione e di sicurezza, puntando a un incremento dei passeggeri trasportati di almeno un 3%. Parallelamente, verranno sviluppate strategie per l’aumento del riequilibrio modale a favore degli spostamenti in bicicletta; l’obiettivo è accrescere di almeno tre punti percentuali l’utilizzo del mezzo eco-sostenibile per eccellenza. Si lavorerà per incentivare ancora di più la cultura della “buona mobilità” (percorsi sicuri casa-scuola e casa-lavoro, mobility management, moderazione del traffico, diritto alla mobilità per le categorie “deboli”). Si punterà molto a favorire l’intermodalità, nelle sue varie forme. Oltre ad attrezzare e razionalizzare le stazioni/fermate per consentire il superamento delle barriere architettoniche attraverso un piano complessivo di riqualificazione, peraltro già avviato, si lavorerà sullo sviluppo dei sistemi di infomobilità. Ci saranno interventi coordinati a livello regionale per la moderazione del traffico, la ricucitura di piste ciclabili, i percorsi pedonali, le “zone 30” e le zone a traffico limitato (ztl).