In questi giorni si sono fatte le ore piccole nel “capannone laboratorio” del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” (DIEF) di Unimore per gli ultimi aggiustamenti, prove di assetto e di aerodinamica che consentiranno di far scendere in pista nel circuito di Varano De’ Melegari (PR) la nuova monoposto M15-L, vettura completamente rinnovata, del Team MMR (More Modena Racing) di Unimore.
La squadra MMR, una realtà composta dagli studenti del DIEF, integrata da alcuni colleghi del Dipartimento di Economia Marco Biagi, torna dunque a gareggiare contro le squadre automobilistiche universitarie che partecipano all’iniziativa Formula Student, un vero e proprio campionato mondiale tra squadre universitarie, riservata a modelli di monoposto a ruote scoperte progettati, costruiti e pilotati dagli stessi studenti.
I motori delle monoposto delle 45 “scuderie” universitarie, di cui 12 italiane, per quanto riguarda i motori a combustione interna, ed i 21 di quelli elettrici, tra cui 2 italiani, in gara per questa tappa della competizione, si accenderanno a Varano De’ Melegari da venerdì 11 a lunedì 14 settembre.
“Per gli studenti universitari modenesi del DIEF – è il commento rilasciato dal Direttore del DIEF prof. Alessandro Capra – è un appuntamento importante entrato ormai nella tradizione del calendario del nostro dipartimento tecnologico, poiché si tratta della dodicesima partecipazione con monoposto ogni volta diverse. Il team MMR, nato nel 2004, ha visto in questi anni passarsi il testimone della competizione tra nuovi gruppi di studenti di ingegneria, che si sono sempre dedicati con passione e dedizione alla progettazione di un bolide di avanzata concezione, trovando assistenza nei colleghi della nostra struttura universitaria, la quale sostiene convintamente ed investe sempre più in questa iniziativa, considerata a tutti gli effetti un’opportunità per i propri iscritti di mettersi all’opera e confrontarsi col mondo dei motori sportivi e con la pista”.
La vettura di quest’anno è completamente rinnovata con telaio in monoscocca in fibra di carbonio, con motore disposto longitudinalmente ed un kit aerodinamico completo di alettoni e fondo deportante ed il circuito emiliano costituirà il banco di prova per questa monoposto di nuova concezione.
“Il progetto di quest’anno, per il grande numero di concetti innovativi proposti, – afferma il prof. Enrico Mattarelli responsabile del progetto insieme al collega prof. Matteo Giacopini – è sicuramente il più ambizioso tra quelli che sono stati portati avanti dagli studenti in questo Ateneo, a parte forse quello del 2004, dove si partiva da un foglio bianco. In quel primo progetto la sfida consisteva nel fare qualcosa di completamente nuovo, senza avere alcun punto di riferimento. Oggi abbiamo una storia di 11 anni alle spalle, quattro generazioni di studenti che hanno accumulato e trasmesso un grande patrimonio di esperienza, derivato da successi ed errori. Ma questo patrimonio, anziché costituire una comoda rendita, ha motivato i ragazzi a spingersi oltre quelle ideali Colonne D’Ercole che sono i canoni progettuali classici. Si sarebbe potuto continuare nell’evoluzione della buona vettura collaudata positivamente nel 2014, senza rischiare, ma anche rinunciando al sogno di gareggiare coi primi, mancandoci i mezzi di cui godono i nostri concorrenti più forti, in particolare tedeschi. Forse nel mio ruolo di Faculty Advisor avrei dovuto consigliare prudenza, ma ho anche pensato che in fondo la Formula Student è l’arena dove i giovani allievi ingegneri possono e devono scatenare la loro fantasia creativa, sopperendo con le idee alla mancanza di mezzi. Meglio quindi cadere avvolti nella <blaze of glory> piuttosto che andare avanti nell’anonimato!”.
Sono 23 gli studenti della “terra dei Motori” che partiranno per questa competizione e che avranno la responsabilità di rappresentare durante i giorni di gara il ben più nutrito staff che ha lavorato alla progettazione della nuova monoposto. Coinvolti, infatti, una decina di laboratori specifici all’interno dei quali gli studenti, affiancati dai docenti, si sono impegnati per quasi un anno ad applicare ed approfondire le conoscenze ricevute a lezione.
“Non possiamo conoscere quale sarà il risultato in pista di questa vettura – ha detto il Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano – ma già averla realizzata e averne testato le prestazioni è un risultato che mi inorgoglisce e che sono certo onora la tradizione di un Ateneo che è parte integrante, fondamentale, della Terra dei Motori, e che anche attraverso esperienze come questa, sostenuta con le sole nostre forze e di alcuni volenterosi e generosi sponsor che da sempre ci affiancano e ringraziamo, vuole fare comprendere al territorio quale contributo e know-how è in grado di esprimere. L’attività che sta dietro la messa in pista della vettura, ben descritta dal collega prof. Enrico Mattarelli, costituisce un humus di crescita professionale per questi ragazzi, chiamati a misurarsi non solo con formule e teorie, ma con problemi che richiedono costantemente conoscenze approfondite e ricerca di applicazioni e soluzioni in grado di funzionare nella pratica. Credo non ci sia modo migliore di questa esperienza di Formula Student per offrire al territorio professionisti già perfettamente in grado di inserirsi nel mondo del lavoro e nelle imprese, perché temprati da duttilità all’impegno, nonché da quello spirito competitivo necessario al successo delle nostre produzioni in campo internazionale”.
I docenti principalmente coinvolti nel progetto di quest’anno, oltre ai già citati prof. Enrico Mattarelli e Matteo Giacopini nel ruolo di coordinatori, meritano di essere citati: l’ing. Carlo Alberto Rinaldini per la sperimentazione motore, il prof. Stefano Fontanesi per gli studi fluidodinamici, il prof. Enrico Stalio per l’Aerodinamica, il prof. Andrea Baldini, l’ing. Enrico Bertocchi e l’ing. Roberto Rosi per l’analisi strutturale, il prof. Francesco Leali e l’ing. Francesco Gherardini per il Disegno, i professori Carlo Innocenti e Silvio Sorrentino per la Dinamica del Veicolo, il prof. Luigi Rovati per l’elettronica, il prof. Massimo Milani e l’ing. Fabrizio Paltrinieri per i sistemi idraulici. Ad essi si sono aggiunti anche alcuni borsisti, tra cui l’ing. Tommaso Savioli. Da non dimenticare poi il prezioso aiuto del personale amministrativo del Dipartimento, per la complessa gestione economica del progetto, nonchè dei tecnici del Dipartimento, in particolare il sig. Enrico Salardi.
“Finalmente siamo arrivati al momento decisivo, per il quale abbiamo lavorato tutto un anno. Siamo tutti molto carichi – afferma Riccardo Argiolas, Team leader MMR – all’idea di vedere la nostra vettura confrontarsi con le altre e Varano è forse lo scenario migliore per questo debutto: giocheremo in casa, quindi ci saranno tutti i migliori team italiani e diversi top team da tutto il mondo. Come dice il prof. Mattarelli, abbiamo scelto un progetto molto ambizioso, introducendo per la prima volta insieme diverse novità sostanziali per la storia del nostro team, come il telaio monoscocca in fibra di carbonio, il motore disposto longitudinalmente e, last but not least, un kit aerodinamico completo di alettoni e fondo deportante. Abbiamo inoltre adottato nuove tecnologie per la realizzazione dei pezzi e, per la prima volta, prodotto in casa le carene, laminando personalmente il carbonio. Tutte soluzioni mai affrontate nella storia del team, quindi tutti i reparti tecnici avevano la propria personale sfida da affrontare e la più importante era far funzionare tutto in perfetta sinergia. Il fatto, poi, di riuscire a far tutto questo in meno di un anno, senza interrompere la partecipazione al campionato, come talvolta accade quando si vuole creare una macchina tanto diversa dalla precedente, è sicuramente motivo di orgoglio e soddisfazione per tutti noi e non so se sarebbe stato possibile senza il Team di quest’anno. Molti di noi si son formati all’interno del team 2014, che ha ottenuto i migliori risultati degli ultimi anni, piazzandosi in Top Ten in entrambe le gare disputate, a Silverstone e Barcellona, e questo sicuramente ci ha dato le migliori basi per realizzare il nuovo progetto e, si spera, lasciare al Team 2016 una macchina già buona, da rendere eccellente. L’obiettivo di questa stagione è quindi quello di continuare sulla scia di buoni risultati iniziata lo scorso anno e sia il Team, sia la macchina, ne hanno tutte le potenzialità. A Varano faremo di tutto per vincere questa scommessa”.
Formula Student
E’ un’iniziativa di elevata valenza formativa per gli studenti patrocinata dalle maggiori associazioni internazionali di Ingegneria quali SAE :Society of Automotive Engineers; IMechE: Institution of Mechanical Engineering, ATA: Associazione Tecnica dell’Automobile. Formula Student propone, infatti, agli studenti provenienti dalle Università di tutto il mondo di progettare e costruire in meno di un anno solare una monoposto a ruote scoperte, con la quale gareggiare in una competizione tecnico-sportiva che si tiene con cadenza annuale in Inghilterra.
Significativo ai fini della partecipazione studentesca al Campionato “Formula Student” l’apporto dei partner economici, che hanno reso possibile un’esperienza di questa portata particolarmente preziosa per gli iscritti di Ingegneria, e dei partner tecnici che, fornendo particolari meccanici di elevato valore tecnico, hanno creduto nel contenuto formativo di questo ambizioso progetto.