Nel cast, in via di definizione finale, Mauro Pagani, Alberto Fortis, Omar Pedrini, Matthew Lee e “I Corvi”. A far emergere i fili che legano al beat artisti nati ciascuno in un diverso decennio sarà il giornalista Massimo Cotto, deejay, autore e ospite tv, e biografo di tanti artisti della musica italiana. Selezionato tra sette diversi progetti, è questo il format scelto per il ritorno in piazza Grande di “Modena 29 settembre”. Il grande concerto live gratuito che festeggia il rapporto felice tra la città e la musica a partire da quando fu battezzata “capitale del beat italiano” quest’anno si costruisce sul concetto di “Beat generations”.
L’idea, concepita da “Imarts” (International Music and Arts con sede a Carpi) secondo le linee guida del Comune, è rendere omaggio al mondo beat non con una rievocazione nostalgica, ma attraverso un “viaggio” insieme ad artisti di diverse generazioni, ognuno nato in un decennio diverso. Tutti eseguiranno alcuni brani e diranno la loro sul beat. A introdurli sul palco sarà, appunto, Massimo Cotto. Il giornalista racconterà storie e aneddoti, e stimolerà i musicisti, supportati da una resident band. Musica e parole si mescoleranno così in una sorta di caleidoscopio, grazie alle nature diverse e complementari dei protagonisti della serata. Come testimoni del periodo, si esibiranno sul palco di piazza Grande anche “I Corvi” con la loro hit bandiera “Sono un ragazzo di strada”.
Ripetendo la modalità già sperimentata per la scelta dello spettacolo di Capodanno in piazza Grande, il Comune si è affidato a una selezione su invito per poter scegliere tra diverse proposte di operatori del settore, mettendo a disposizione un budget di 70mila euro Iva compresa. Sono state invitate 13 agenzie del territorio, specializzate nell’organizzazione di eventi artistici e di spettacolo, a presentare proposte artistiche e organizzative per realizzare uno spettacolo con le caratteristiche di una festa popolare tra storia e futuro, nel segno della fantasia, della creatività e della musica, generatrici di cambiamento. I criteri indicati nella lettera di invito, riservavano particolare attenzione al fatto che il progetto dovesse avere la capacità di fare emergere la forza della musica come elemento di rinnovamento e come possibile legame tra le generazioni, evitando proposte di rivisitazione nostalgica. Altri essenziali elementi di valutazione indicati erano la presenza nel progetto di artisti di rilevanza nazionale, qualità e competenza nella conduzione della serata, nonché la garanzia di un esaustivo adempimento anche degli aspetti autorizzatori, tecnici, logistico-organizzativi e di promozione dell’evento.
I progetti presentati sono stati sette. Tra questi, la Commissione ha scelto quello di International Music and Arts, la cui proposta artistica e organizzativa è stata ritenuta la più adeguata e in linea con i requisiti indicati. In particolare è stata considerata interessante la formula del “percorso musicale” attraverso i decenni e del cast artistico che lo interpreta, trasversale e attrattivo per pubblici diversi, con una particolare attenzione ai giovani. Si tratta, infatti, di una “combinazione di musicisti di provata esperienza, con artisti del panorama musicale indipendente, e di giovani ma già affermati artisti emergenti”.
Di qualità anche la conduzione della serata di Massimo Cotto, giornalista musicale con numerose esperienze di conduzione radiofonica e televisiva.