I Comuni di Maranello e di Fiorano Modenese, utilizzando proprie risorse quale contributo alla sicurezza e al contrasto di fenomeni criminosi, hanno deciso di adottare un innovativo sistema di lettura e di controllo delle targhe che segnala i veicoli rubati che entrano ed escono nel territorio dei due comuni. Il progetto è stato studiato in collaborazione con Prefettura, Carabinieri, Questura ed era in attesa, da quasi due anni, del via libera del Ministero dell’Interno, il quale invece ha dato parere negativo.
Per questo i sindaci Massimiliano Morini e Francesco Tosi hanno scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e al Ministro dell’Interno Angelino Alfano: “Con grave rammarico, dopo due anni di attesa, abbiamo ricevuto tramite il Prefetto di Modena la risposta del Ministero dell’Interno alla nostra richiesta di poter avviare un progetto per la lettura e il controllo delle targhe dei veicoli in transito che entrano ed escono dal paese, al fine di individuare le auto rubate e/o prive di assicurazione. Ci viene detto che la Direzione Centrale per gli Affari Generali della Polizia del Ministero dell’Interno, afferma che non è possibile realizzare il collegamento con la Banca Dati Ancitel per le finalità di controllo automatico dei transiti. Inizialmente avevamo chiesto attraverso una collaborazione della Prefettura, del comando dei Carabinieri e della Questura, di poterci collegare al Sistema D’Indagine della Polizia di Stato, ma considerati i tempi della non-risposta abbiamo ripiegato sulla banca dati Ancitel, certi che almeno quello sarebbe stato autorizzato (da notare che detta banca dati è già in possesso ai Comuni e utilizzabile)”.
“Si tratta di un progetto tecnologicamente avanzato che prevede l’utilizzo di telecamere collocate ai ‘varchi’ del Comune, collegate con la black-list degli autoveicoli, capaci dunque di segnalare il passaggio di auto rubate e fornire in tal modo materiale utile a livello investigativo, che il Comune mette a disposizione delle forze dell’ordine. Il progetto, discusso e apprezzato da tutti i rappresentanti della sicurezza provinciali fin dalla sua origine (due anni e mezzo fa), vede ora la possibilità tecnica di entrare in funzione. Si tratta semplicemente di collegarsi alla banca dati Ancitel. Il Ministero ci dichiara che non è consentito al Comune collegarsi ai dati Ancitel con una telecamera fissa”.