“Coltivate sempre l’amicizia, un valore in grado di superare i confini di tutti Paesi, e ricordate che chi ha un amico cresce meglio e più velocemente verso l’autonomia”. È l’augurio espresso dall’assessore alla Scuola e alla Cultura del Comune di Modena Gianpietro Cavazza ai bambini del Saharawi ricevuti in Municipio questa mattina, martedì 11 agosto, ospiti a Modena nell’ambito di un progetto di solidarietà dell’associazione Kabara Lagdaf, rappresentata dal presidente Fabio Campioli e da alcuni volontari.
L’assessore ha colto l’occasione per annunciare al gruppo e ai loro accompagnatori che quest’autunno Modena rinnoverà il “Patto di amicizia” che la lega al popolo Saharawi da un consolidato rapporto di scambi e solidarietà. Originari del Sahara occidentale, dal 1975 i Saharawi sono costretti a vivere nei territori occupati dal regno del Marocco, che non ne riconosce l’indipendenza, e nei campi profughi allestiti nel deserto algerino. Ed è dal campo profughi algerino che provengono i due gruppi bambini che, insieme ai loro accompagnatori, dal 7 luglio si spostano nei territori della provincia modenese per testimoniare la causa del loro popolo. A Modena i dieci bambini, tutti sui dieci anni di età, e i loro accompagnatori, sono ospitati dal Comune nella palestra della scuola Emilio Po. Resteranno in città, dove hanno avuto modo di fare uno screening sanitario, fino al 19 agosto, quando si ricongiungeranno con l’altro gruppo per un soggiorno al mare.
All’assessore Cavazza i piccoli hanno consegnato due testi che parlano del loro popolo: “Saharawi, un popolo sospeso” di Walter Bellisi e “La danza di Amal” che racconta la storia dei Saharawi ai bambini. Dalle stanze del Municipio i bambini se ne sono andati con un piccolo omaggio del Comune. Per ulteriori informazioni sulla causa del popolo Saharawi: tel. 347 9387385, info@kabaralagdaf.org