“Evidentemente manifestare serve”, così Yuri Rambelli, presidente del circolo Legambiente A. Cederna commenta la notizia che Governo e Regione hanno stanziato fondi per la lotta al dissesto idrogeologico, tra cui 8,5 milioni di euro per il completamento delle casse di espansione del fiume Senio, opera idraulica prevista da un paio di decenni, ma la cui realizzazione si è fermata alcuni anni fa, con un primo bacino completato, ma mai entrato in funzione.
Da tempo Legambiente punta il dito sulle misure previste dai tecnici per ridurre il rischio allagamenti, ma mai completate: nei mesi scorsi l’associazione aveva realizzato anche un’azione dimostrativa, un “flash mob” con badili e carriole per riportare l’attenzione su questa opera idraulica fondamentale per mettere in sostanziale sicurezza l’intera asta fluviale del Senio a valle della Via Emilia.
“Tutti i centri abitati che sorgono lungo il Senio sono classificati a rischio idraulico elevato o molto elevato e già parecchie volte negli ultimi anni il fiume ha superato i livelli di guardia – ha dichiarato Yuri Rambelli – ora, dopo la notizia dello stanziamento dei fondi, non ci sono più alibi, è tempo di intervenire celermente per completare le casse di espansione, possibilmente prima che la natura decida di riprendersi da sola i propri spazi”.