Nel trimestre aprile-giugno 2015 l’industria manifatturiera della provincia di Modena ha evidenziato una leggera flessione della produzione rispetto allo stesso periodo del 2014: -0,9%. Se il confronto viene attuato con il trimestre precedente, il primo dell’anno, emerge tuttavia un netto aumento, +10,4%, che lascia ben sperare per l’evoluzione futura.
Il fatturato ha riportato un incremento del +2% su base tendenziale, ovvero rispetto al corrispondente trimestre dello scorso anno. La domanda dal mercato interno è rimasta pressoché stazionaria (+0,2%) mentre quella dal mercato estero ha mostrato una crescita promettente: +8,3%.
Permane quindi, come nei trimestri precedenti, una situazione più favorevole per le imprese esportatrici rispetto a quelle che si rivolgono esclusivamente al mercato interno. La quota di export sul totale fatturato si avvicina al 40% in media, ma per alcuni settori è sensibilmente più elevata.
Questi i primi dati di sintesi dell’indagine congiunturale della Camera di Commercio, realizzata in collaborazione con Cna e Confindustria provinciali, su un campione di imprese modenesi.
L’indagine pone agli imprenditori anche quesiti qualitativi sulle prospettive a breve termine. Per quanto concerne la produzione è diminuita la quota percentuale di risposte orientate all’aumento, passando dal 33% del primo trimestre dell’anno al 6,5% del secondo. Il 79% degli intervistati si attende stabilità e il 14,5% prospetta una flessione.
L’occupazione nel trimestre è apparsa pressoché stabile: -0,1%. Le previsioni delle imprese indicano una prosecuzione di tale tendenza con ben il 94% degli intervistati che non prospetta variazioni di organico.
L’ANDAMENTO SETTORIALE
Nel secondo trimestre 2015 l’industria alimentare ha mantenuto una produzione pressoché stabile: +0,6% rispetto allo stesso trimestre 2014. Il fatturato tuttavia è diminuito del -1,5% ed anche gli ordinativi sono risultati in flessione (-4,6% dal mercato interno e -2,8% dall’estero).
Il comparto della maglieria pare essersi risollevato dai pesanti cali del primo trimestre, riportando nel secondo un incremento produttivo del +2,3% e stabilità del fatturato (+0,2%). Il mercato nazionale rimane comunque depresso (-9,4% gli ordini) mentre quello estero è in leggera crescita (+1,6%).
Anche il settore delle confezioni di abbigliamento presenta indicatori in positivo: +5,4% la produzione e +6,7% il fatturato, sempre nel secondo trimestre 2015 rispetto allo stesso trimestre del 2014. Particolarmente dinamico risulta il mercato estero, mentre ancora in calo quello interno.
Prosegue la contrazione della produzione del settore ceramico (-8,8%) mentre il fatturato resta in positivo, +2,7%. Anche in questo caso il mercato interno è in crisi (-5,9%) e quello estero continua a tirare +13,6%. Il settore è tra quelli che hanno una quota di export sul fatturato superiore alla media: 54,4%.
Il biomedicale presenta una produzione in lieve flessione (-1,2%) e un fatturato in aumento (+6%). Sostenuta appare la domanda nella sua componente interna (+19,7% gli ordini); più debole la componente estera (-8,9%). Il settore esporta oltre il 70% del fatturato.
Il settore prodotti in metallo e lavorazioni meccaniche registra una variazione di produzione del +2% mentre il fatturato riporta un calo del -1,1%; in lieve aumento gli ordini interni +0,8%, mentre si contraggono del -3,6% quelli provenienti dai mercati internazionali.
Volge in positivo, dopo un 2014 di incertezza, la situazione del settore macchine e apparecchi meccanici, dove la produzione è aumentata del 3,4% e il fatturato del 6,1%. Gli ordini sia interni che esteri sono in promettente espansione: rispettivamente +7,8% e +11,5%. La quota di fatturato esportata è aumentata fino al 58,4%.
Ottimo anche il trend del settore macchine e apparecchiature elettriche e elettroniche, che evidenzia crescita su tutti i fronti: +6,6% la produzione, +10,7% il fatturato, +6,6% gli ordini interni e +14% quelli esteri.
Il comparto che produce mezzi di trasporto e il relativo indotto evidenzia un incremento produttivo dell’1,8% ma una caduta del fatturato del -15,5%. La quota di fatturato derivante dalle esportazioni è del 52,8%.
Anche questa rilevazione sul secondo trimestre dell’anno conferma il trend in atto ormai da tempo: sono i mercati internazionali a trainare la produzione dell’industria manifatturiera e di questo beneficiano le imprese che hanno saputo crearsi degli sbocchi commerciali all’estero. La tendenza proseguirà fino a quando una vera ripresa dei consumi nazionali porterà anche ad una espansione del mercato domestico.