L’ufficio statistica del comune di Modena nel mese di luglio 2015 ha rilevato che l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività modenese ha registrato una variazione di -0,3 su base annua e -0,1 rispetto al mese di giugno. In particolare emerge anche per il mese di luglio un calo consistente dovuto ai prezzi di frutta e ortaggi e, sia pure in misura minore, di carne, latte e formaggi. Contrazioni che hanno interessato anche l’abbigliamento e le calzature.
Tradotto nel linguaggio della vita quotidiana significa che non ci sono segnali di una inversione, anche minima, di tendenza rispetto all’andamento dei consumi. “Almeno per ora, la ripresa della attività produttiva trainata dalle esportazioni – fa notare ConfesercentI Modena – non ha ricadute sul mercato interno. A subire gli effetti più negativi di questa situazione sono da un lato le persone con minore capacità di spesa e, dall’altro, i negozi al dettaglio gestiti da imprenditori sempre più in difficoltà e che non di rado proseguono l’attività con l’obiettivo di maturare gli anni indispensabili per andare in pensione”.
Anche l’apertura di nuove imprese commerciali, se analizzata sul medio periodo, non consente di avventurarsi in letture ottimistiche sul futuro prossimo. La percentuale di sopravvivenza infatti è molto bassa, soprattutto a causa della insostenibilità dei costi di gestione e di una pesante tassazione locale e nazionale, a cui si somma la perdurante debolezza della domanda interna.
“L’attenzione a questa parte di città non va trascurata, perché oltre ad offrire servizi, il mondo del commercio svolge un ruolo determinante nella qualificazione e vivibilità del territorio – tiene ad evidenziare l’associazione imprenditoriale – Anche per questo Confesercenti Modena, prendendo spunto dai dati diffusi dall’ufficio statistica del Comune ricorda l’importanza di politiche pubbliche volte a favorire la riqualificazione delle attività esistenti, sostenendo anche quei processi di aggregazione tra piccole imprese che possono rendere più accessibile l’innovazione dei tradizionali modelli di insediamento commerciale basati sulle medie superfici di vendita.”
“All’ultima riunione del “Tavolo per la crescita”, tenutasi giovedì scorso, 30 luglio, ci è parso di capire che nella visione di città che ha in mente il sindaco Giancarlo Muzzarelli, questi elementi siano presenti e ci sia la volontà politica di lavorare ad un progetto di riqualificazione più complessiva e di rilancio della rete distributiva modenese. Il nostro auspicio – conclude l’Associazione – è che si proceda spediti in questa direzione per arginare, per quanto possibile, i pesanti danni che la prolungata crisi dei consumi sta creando soprattutto al commercio al dettaglio”.