Nessun tipo di autocelebrazione, ma numeri molti concreti che testimoniano come le bonifiche dell’Emilia Romagna – che ieri sera presso la Torre S.Michele hanno tagliato il ragguardevole traguardo dei 70 anni di attività – rappresentino tutt’ora un tassello essenziale nel composito e delicato mosaico agricolo-ambientale del nostro territorio. La serata cervese, condotta da Patrizio Roversi, ha voluto accompagnare il numeroso pubblico presente in una sorta di viaggio lungo quell’articolato reticolo di corsi d’acqua artificiali che consentono alle nostre tipicità ed eccellenze alimentari di poter crescere rigogliose rappresentando la base del nostro made in Italy e dell’export. L’occasione per immergersi nella “semplice complesità” del mondo delle bonifiche è stata offerta dalla proiezione del docufilm realizzato per RAI EXPO e trasmesso nei giorni scorsi su RAI DUE – Un Po’ a Sud- Viaggio lungo il Canale Emiliano Romagnolo – realizzato dal regista Guido Morandini, un suggestivo percorso che prende vita dal Po e attraversa i paesaggi rurali con le testimonianze dirette delle voci dei protagonisti che provengono dalla nostra terra, alla una scoperta di un passato quanto mai attuale.
“Il ruolo dei Consorzi in Emilia Romagna – ha detto a Roversi il presidente nazionale Francesco Vincenzi è fondamentale anche perché rappresenta un modello da seguire non solo in Italia , ma in Europa. La vocazione all’uso virtuoso dell’acqua è una garanzia per la società civile e per tutti coloro che fanno agricoltura. Massimiliano Pederzoli –presidente dell’ANBI ER e del CER, intervenuto alla serata insieme a tutti i presidenti e direttori dei Consorzi di tutta la regione, ha rimarcato come la realtà di bonifica sia molto composita in Emilia Romagna, differente per esigenze a seconda dei territori, ma che rappresenti un mosaico molto vivo e colorito di attività, innovazione tecnologica e di nuovi progetti di ricerca applicata : una reale garanzia per la collettività”.