Dopo aver minacciato l’ex moglie riferendole di voler mettere una bomba sotto casa e picchiato la figlia, ha alzato la tapparella introducendosi nella casa coniugale, ora abitata dall’ex e dai suoi figli, impossessandosi delle chiavi della macchina della donna che ha preso per farle un dispetto. Il concitato episodio verificatosi l’altra notte a San Polo d’Enza ha visto i Carabinieri della locale Caserma al termine degli accertamenti denunciare alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Reggio Emilia un operaio 44enne abitante a San Polo d’Enza in ordine ai reati di minaccia e lesioni personali nonché furto in abitazione per aver sottratto le chiavi dell’auto dell’ex. La figlia dell’uomo, poco più che 20enne, ricorsa alle cure mediche è stata dimessa con una prima prognosi di 7 giorni per delle contusioni ed abrasioni alle ginocchia. E’ accaduto l’atra notte quando l’uomo piombato nel cortile dell’abitazione dell’ex ha avuto l’ennesima accesa lite scaturita per futili motivi nel corso della quale minacciava di far saltare in aria la casa, probabilmente l’oggetto del contendere. Dalle parole l’uomo è presto passato ai fatti quando ha aggredito la figlia intervenuta indifesa della madre. Non pago della condotta si introduceva fraudolentemente nella casa ora abitato dall’ex e dai suoi figli impossessandosi per dispetto delle chiavi della macchina con le quali si dileguava prima dell’arrivo dei carabinieri di San Polo d’Enza che ricostruiti i fatti denunciavano l’uomo alla Procura reggiana in ordine ai citati riferimenti normativi violati.
L’episodio è l’ultimo di una serie di condotte provocatorie e illecite commesse dall’uomo fra le tante quella del 29 maggio che ha visto l’odierno indagato portare l’attuale compagna nella casa coniugale e regalarle rose prese dal giardino dell’ex. Fatto questo che causo un’accesa lite tra le due donne venute alle mani sotto gli occhi compiaciuti dell’uomo.