Garantire alla propria clientela la massima sicurezza e all’intera comunità il pieno rispetto dell’ambiente: con questo duplice e ambizioso obiettivo le imprese private che compongono il Consorzio OMNIBUS hanno acquistato 15 modernissimi autobus a “inquinamento zero”. “L’importante operazione è stata realizzata esclusivamente con risorse private senza alcun contributo pubblico” – ha dichiarato in occasione della presentazione Bruno Riccipetitoni, Amministratore Delegato del Consorzio leader nel Trasporto Pubblico Locale e composto da Tper, che detiene il 51% del capitale, SACA (17%), Cosepuri (17%) e Coerbus (15%)”. “Questi nuovi mezzi – ha proseguito Riccipetitoni – saranno operativi nell’Area Metropolitana di Bologna, collegando la città con i bacini di Molinella e di Calderara di Reno/Sala Bolognese, e nella zona di Imola e Castel San Pietro”.
“Acquistati dall’Iveco con un investimento complessivo di 3 milioni di euro – ha sottolineato l’ad del Consorzio OMNIBUS – gli autobus rispettano la normativa Euro 6, entrata in vigore il 1° gennaio 2014 con lo scopo di ridurre ulteriormente le emissioni dei veicoli circolanti in ambito europeo”.
I motori Euro 6 di questi autobus utilizzano il sistema Hi-eSCR brevettato da FPT Industrial, tecnologia all’avanguardia che riduce le emissioni di Ossidi di azoto e non compromette l’efficienza del combustibile. Una soluzione esclusiva che semplifica il post-trattamento dei gas di scarico offrendo numerosi altri vantaggi per i fornitori di servizi di trasporto, come la riduzione del peso, un limitato consumo di combustibile, una combustione ottimizzata, meno polveri e grande longevità grazie alla tecnologia meno complessa e più efficiente. OMNIBUS si conferma quindi un importante network pubblico/privato regionale per la mobilità delle persone in grado di offrire ai propri clienti un servizio efficiente con autobus di ultima generazione non ancora utilizzati da molti altri players in Emilia Romagna e in Italia. Alla luce di questo ruolo primario giocato all’interno del settore, TPB, società consortile (composta da Tper e OMNIBUS) che ha vinto la gara sull’Area Metropolitana di Bologna e che coordina i servizi di trasporto pubblico locale autofiloviari, ha affidato al Consorzio OMNIBUS la gestione di una parte consistente dei servizi di TPL. Pertanto OMNIBUS – che aveva in comodato d’uso gli autobus (oltre 100) – a settembre 2014, in accordo con Tper, ha deciso di acquistarli. L’intesa siglata con Tper a seguito dell’acquisto degli autobus prevede l’impegno delle imprese private di OMNIBUS a sostituire almeno 35 pullman con altrettanti nuovi mezzi entro 2 anni dalla firma del contratto. Il Consorzio non si limita a rispettare i termini dell’accordo, ma gioca d’anticipo: con questa operazione, infatti, sono più di 20 in totale gli autobus nuovi acquistati in soli 7 mesi da OMNIBUS, che potrà pertanto completare molto prima di quanto previsto il rinnovamento del parco mezzi ricevuti da Tper.
Sottolineando l’importanza degli investimenti effettuati da OMNIBUS, Giuseppina Gualtieri, presidente Tper, ha ricordato il ruolo strategico della partneship pubblico-privato avviata da diversi anni in questo settore. “Una collaborazione – ha aggiunto Gualtieri – nell’ambito della quale abbiamo deliberato la cessione di 100 mezzi a OMNIBUS per la gestione dei servizi di TPL con l’impegno a rinnovarne una buona parte in 24 mesi. L’operazione effettuata dal Consorzio dimostra che si stanno rispettando gli accordi”.
Fabio Formentin, del Servizio Mobilità della Regione Emilia Romagna, ha affermato che il ruolo dell’imprenditoria privata nel trasporto pubblico locale è estremamente rilevante e negli ultimi anni è cresciuto significativamente, raggiungendo una quota del 20% con investimenti consistenti. A tale proposito, Formentin ha ricordato che le risorse pubbliche disponibili per il settore sono piuttosto limitate e derivano essenzialmente dalla Legge di Stabilità, che per l’Emilia Romagna stanzia 16 milioni di euro per il 2016 e il 2017 (destinati a salire a 30-32 milioni con l’autofinanziamento dei privati), e dai Fondi europei, che assegnano all’Emilia Romagna altri 13 milioni di euro.
Irene Priolo, consigliere delegato alla Mobilità dell’Area Metropolitana e Sindaco di Calderara di Reno, ha espresso compiacimento per l’impegno della cooperazione che sta cercando di industrializzarsi e mostra una buona capacità di gestire il cambiamento. “Quella del Trasporto Pubblico Locale – ha aggiunto Priolo – è la funzione più importante svolta dalle Città Metropolitane europee. A questo proposito, a fronte della scarsità di risorse pubbliche, occorre capire su quali leve agire per assicurare gli adeguati finanziamenti al settore per incentivare il TPL non solo come mezzo per la mobilità, ma anche come strumento di equità sociale”. Daniele Passini, presidente dell’Alleanza delle Cooperative di Bologna, ha sottolineato l’impegno svolto dalla cooperazione in questo senso: OMNIBUS ha rinnovato 15 autobus senza l’ausilio di fondi pubblici, mettendo in atto un vero e proprio piano industriale.
“Il rapporto pubblico-privato – ha concluso Passini – è un modello da incentivare attraverso la cooperazione, che rappresenta un sistema in grado di garantire sviluppo economico e crescita sociale al territorio”.