Una Variazione di assestamento al Bilancio è stata discussa ieri, mercoledì 15 luglio, nel corso del Consiglio dell’Unione delle Terre d’Argine. Il Rendiconto 2014 dell’ente associato ha infatti mostrato un Avanzo di 4 milioni e 429.403 euro, che con il riaccertamento dei residui 2014 è salito a 5 milioni e 125 mila euro: di questi 1 milione e 200 mila andranno a costituire un Fondo crediti di dubbia esigibilità e passività potenziali (ad esempio per le rette non incassate dei servizi scolastici), 350 mila euro serviranno per il settore personale e 387 mila per gli investimenti. Come ha spiegato in aula il dirigente del settore Finanze, Bilancio e Controllo di gestione dell’Unione Antonio Castelli “rimane così disponibile un Avanzo di 3 milioni e 267 mila euro, non ci sono debiti fuori bilancio e il saldo di cassa è di poco più di 10 milioni”. Rispetto all’Assestamento di Bilancio le differenze di parte corrente su entrate e uscite hanno mostrato come le prime siano state di 104 mila euro in meno (imputabili ai servizi scolastici) mentre rispetto alle seconde si sono verificati esborsi maggiori delle previsioni dei mesi scorsi per gli alunni assistiti con handicap (+ 160 mila), per il personale (+ 325 mila, soprattutto per assunzioni a tempo determinato in nidi e scuole d’infanzia), per i servizi sociali (+ 67 mila), per il servizio Economato (+ 218 mila). Con l’Avanzo 2014 verranno finanziati i 690 mila euro di ‘sbilancio’.
Rispetto alla parte Investimenti poi la Variazione di assestamento prevede un aumento di 1 milione e 158 mila euro: si è deciso di anticipare al 2015 il progetto di copertura del cortile interno e la costruzione di una palestra e di una sala polivalente all’interno del plesso scolastico formato dalle secondarie Pio e dalle primarie Fanti, a Carpi: 180 mila euro serviranno poi ad incrementare gli stanziamenti per il Servizio Informativo Associato (SIA) dell’ente. Si acquisterà un veicolo riservato al trasporto dei disabili (50 mila euro) e si finanzieranno con 100 mila euro le maggiori spese di manutenzione straordinaria degli edifici scolastici. Dove non resi possibili da minori spese o maggiori entrate gli investimenti verranno finanziati con l’Avanzo di Bilancio 2014, in modo da non incrementare i trasferimenti dai 4 Comuni membri all’Unione. Ricordiamo che il Bilancio dell’Unione delle Terre d’Argine per il 2015 si aggira attorno ai 61 milioni di euro.
Il dibattito è stato aperto ieri sera in Consiglio dalla consigliera del Movimento 5 Stelle Monica Medici, che ha definito “scorretto” il vincolare fondi per il personale. “25 mila euro per un progetto di dematerializzazione dei documenti? Fanno 66 euro per ciascuno dei 377 dipendenti e per scannerizzare dei fogli…E sono troppi a mio parere gli stanziamenti ulteriori per il SIA, dopo gli 800 mila euro del 2014…Paghiamo piuttosto le cooperative che attendono, visto che abbiamo 10 milioni in cassa…”. Marco Rubbiani di Centro Destra Progetto Campogalliano ha sottolineato dal canto suo l’aumento delle spese per l’handicap scolastico domandando lumi sulle previsioni future e le eventuali decisioni che l’ente sarà costretto a prendere nel campo del welfare. “Non mi sembra accettabile un aumento della spesa corrente del 2.5%, un milione e 200 mila euro in più a luglio dopo aver approvato il Rendiconto ad aprile…”.L’assessore alle Politiche scolastiche Paola Guerzoni ha replicato a Rubbiani spiegando che nell’anno scolastico appena chiusosi i bambini che hanno frequentato i nidi dell’Unione sono stati 830, 25 in meno dell’anno precedente, mentre nelle scuole dell’infanzia sono entrati 94 piccoli utenti in meno. “Le maggiori spese di personale sono dovute ad un picco di richieste di maternità delle insegnanti: sono 34 mila euro per ciascuna di esse che paghiamo noi e non lo Stato. Difficile poi – ha detto Guerzoni – riuscire a programmare anno dopo anno sull’handicap, visto che non tutti i piccoli disabili li conosciamo e c’è un tema di certificazioni. Ognuno di essi costa alle casse dell’ente 10-11 mila euro ma non vogliamo mettere un tetto alle spese. Quest’anno abbiamo poi svolto una ricerca tra chi frequenta e chi no i nostri nidi proprio per analizzare il fenomeno e vedere di trovare soluzioni al calo di iscrizioni”.
E se l’assessore al Bilancio Luisa Turci ha poi ribattuto a Medici che le spese per la dematerializzazione non solo proseguiranno nei prossimi anni ma che non si possono ridurre solo nel fare fotocopie dei fascicoli dei dipendenti attuali il Dirigente Castelli ha voluto chiarire come nei contratti ci siano alcune norme che definiscono tempistiche fisse per i pagamenti. “Nel primo semestre 2015 abbiamo poi avuto sia noi che i fornitori – ha spiegato – diversi scompensi a causa dell’entrata in vigore della fatturazione elettronica, sistema che nel medio periodo però darà risultati positivi. Rispetto alle spese per il SIA stiamo parlando di un progetto pronto nel 2014 ma che abbiamo dovuto rifinanziare visto che non l’abbiamo portato a termine l’anno scorso”.
Roberto Benatti (Forza Italia) ha esordito intervenendo ieri sera in Consiglio ricordando come meno bambini vadano al nido in base non solo ad una tendenza esistente da anni ma a causa del calo della natalità e delle tariffe alte. Si è detto poi dubbioso sulla possibilità entro il 31 ottobre prossimo di chiudere il bando di gara sulla copertura del cortile delle scuole Pio-Fanti dicendosi poi curioso “per il fatto che la Fondazione Cassa di Risparmio avesse tagliato 100 mila euro per la manutenzione straordinaria delle scuole, soldi che poi ci ha messo l’Unione”. Intervenuti nel corso del dibattito anche i consiglieri Giovanna Zironi (Rilanciamo Soliera nelle Terre d’Argine), Luca Severi (M5S) e Marco Bagnoli (capogruppo Pd) che ha ribadito come a suo parere fosse sbagliato focalizzarsi sulle spese per l’handicap scolastico sottolineando come fosse positivo il fatto che non ci fossero debiti fuori bilancio. L’assessore ai Servizi sociali Roberto Solomita ha preso la parola infine per ricordare dal canto suo come si stesse discutendo non un Bilancio preventivo ma una Variazione di assestamento, che il 2.5% in più di spesa corrente “è un valore normalissimo in occasione di una rivisitazione delle uscite” e che mettere in campo un modello rivisto per nidi e scuole d’infanzia “non è facile visto che i nostri hanno standard di qualità molto alti”.
Dopo le dichiarazioni di voto la delibera è stata approvata dal gruppo Pd, contrari tutti i gruppi di opposizione.