L’ospitalità italiana non va mai messa in dubbio e una dimostrazione di questa grande verità l’hanno avuta i giornalisti brasiliani impegnati, in questi giorni, in un tour che li sta portando nei territori a più alta vocazione produttiva del panorama agroalimentare italiano.
Là dove nascono alcuni dei prodotti più invidiati e imitati in tutto il mondo, la stampa brasiliana – tutta proveniente dalla città di San Paolo – ha potuto approfondire la conoscenza dei salumi e di altre eccellenze del nostro territorio, per assaporare creazioni tipiche e scoprire i segreti di uno dei tanti tesori del made in Italy: il cibo.
In particolare, dopo una prima tappa nel parmense ad un prosciuttificio, i riflettori sono stati a lungo puntati sulla città di Modena e il suo territorio, seconda tappa sulla via tracciata dall’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani (IVSI) e da ICE – Agenzia per la Promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – nella visita della delegazione da loro organizzata in questi giorni.
Fra i must in città non è potuta mancare una visita alla corte dello chef Massimo Bottura, ambasciatore della cucina italiana e modenese conosciuto in tutto il mondo, che ha saputo far innamorare gli ospiti con le sue favolose interpretazioni. L’incontro è stato l’occasione per mostrare la grande varietà dei prodotti del territorio italiano, sapientemente armonizzati e abbinati ad altre tipicità, per farli conoscere ai giornalisti d’oltreoceano.
Inutile sottolineare l’apprezzamento degli ospiti per le preparazioni del maestro, per un giorno padrone di casa e loro ‘cuoco personale’: il segreto di tanto successo? “Il mio merito…è rendere visibile l’invisibile…”, così ha risposto Bottura ad un giornalista che cercava di carpire il suo ’x-factor’, mentre raccontava come una favola, la tradizione e la dedizione che sta dietro alcuni suoi piatti, come il “Ricordo di un panino alla mortadella” o lo “Spaghetto che vuole diventare una lasagna”, entrambi legati alla sua infanzia e che ancora lo emozionano come un bambino. I presenti sono poi rimasti affascinati dall’aneddoto che racconta la nascita del piatto “Ops, mi è caduta la crostata di limone”, un incidente che ha dato vita ad un piatto perfetto nella sua imperfezione, in cui non mancano i sapori del sud, come capperi, bergamotto e limoncello.
Dopo aver visitato la città di Modena e lo storico Mercato Albinelli, la comitiva ha proseguito il fitto programma ricco di impegni, con degustazioni di tigelle, Prosciutto di Modena DOP, Parmigiano-Reggiano DOP, Lambrusco e della celebre confettura di amarene brusche. Grazie alla collaborazione della struttura di Piacere Modena, gli ospiti stranieri hanno potuto approfondire la conoscenza di molti prodotti tipici, compresi Zampone Modena e Cotechino Modena IGP, nati proprio in queste zone.
Dopo Parma e Modena, il press tour ha toccato Bologna, per vedere la produzione della celebre Mortadella Bologna IGP, una delle produzioni viste oltre al prosciutto cotto e al salame. Ultima tappa, ma non certo per importanza, la città di Milano, che consentirà alla delegazione di visitare l’esposizione universale Expo 2015. I giornalisti sono accompagnati nel tour dai rappresentanti dell’IVSI e dell’agenzia ICE, che li hanno guidati nei territori della tradizione e negli stabilimenti produttivi di salumi, uno dei fiori all’occhiello del made in Italy alimentare.
Il gruppo di giornalisti in visita è composto da firme di primo piano, come Josimar Melo Filho (quotidiano FOLHA DE SÃO PAULO), Patricia Ferraz (quotidiano O ESTADO DE SÃO PAULO), José Antonio De Vargas Dias Lopes (Periodico GOSTO), João Norberto Busto (Periodico GO WHERE GASTRONOMIA), Ailin Aleixo (Blog GASTROLANDIA), Sérgio Queiroz (Periodico BACO) e Fabricia Volotão Peixoto (Periodico ISTO E’).
Nell’anno di Expo più che mai, è fondamentale comunicare le nostre eccellenze nel modo giusto, mostrare al mondo quanto è unico e inimitabile il fattore culturale nella produzione di qualità, per combattere i fenomeni di contraffazione e valorizzare i nostri prodotti autentici.
L’incoming della stampa food è solo la prima attività di un programma più ampio di promozione e valorizzazione dei salumi italiani in Brasile, che IVSI e Agenzia ICE stanno finendo di preparare in queste settimane e che partirà ufficialmente nell’autunno 2015.
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IVSI – Istituto Valorizzazione Salumi Italiani – opera dal 1985 con lo scopo di favorire la conoscenza dei salumi tipici e di diffondere una corretta informazione sui valori nutrizionali e sugli aspetti culturali, produttivi e gastronomici di questi prodotti. Sul territorio nazionale l’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani ha promosso pubblicazioni editoriali, ricerche di mercato, indagini scientifiche ed altre iniziative ed eventi rivolti ai mass media, opinion leader, comunità scientifica e al vasto pubblico dei consumatori. All’estero sono stati realizzati programmi di promozione dei salumi in Francia, Germania, Belgio, Svezia, Finlandia, Russia, Brasile, Canada, Stati Uniti, Corea del Sud, Giappone ed Hong Kong.