La rete di solidarietà messa in piedi dagli agricoltori per fronteggiare emergenze e danni da calamità naturali, ora aiuta a sventare anche il crimine: agricoltori che di notte non dormono per vegliare su campi e attrezzature; altri che si improvvisano sentinelle e insieme organizzano ronde per la sorveglianza e il presidio del territorio fino a coloro che addirittura collaborano con le forze dell’ordine nell’intento di smascherare furti di ogni genere.
È questa la situazione di massima allerta nelle campagne bolognesi, dalla Valsamoggia a San Giovanni in Persiceto. “Gli agricoltori sono le nuove ronde del territorio contro furti di trattori che oramai si susseguono un giorno sì e uno no: non c’è più tempo da perdere – dichiara Confagricoltura Bologna. Chiediamo un tavolo istituzionale e nuove risorse per le forze dell’ordine, indispensabili all’avvio di un piano di sicurezza del territorio a tutela delle aziende agricole”.
“La campagna è sotto assedio da mesi – prosegue l’organizzazione agricola bolognese che conta oltre duemila aziende associate. Ai furti di autoveicoli e macchine operatrici del valore di decine di migliaia di euro si sommano quelli di bovini e suini, rubati e macellati a poche centinaia di metri oltre alla sottrazione di gasolio e materiali diffusi quali il rame di impianti elettrici e grondaie. Finanche angurie e meloni portate via a braccia sotto l’occhio di telecamere di sicurezza private”.
Confagricoltura Bologna sta instaurando una costruttiva collaborazione con le forze dell’ordine: “L’obiettivo è arrivare presto alla predisposizione di un piano di prevenzione contro i furti nelle aziende agricole nel quale l’agricoltore possa ricoprire il ruolo attivo di sentinella del territorio”.