«Prima di nominare il nuovo presidente di Seta abbiamo ritenuto opportuno definire innanzitutto le linee strategiche e programmatiche sul servizio del futuro, come noi lo intendiamo, che ora proponiamo ai soci di Reggio Emilia e Piacenza. Un contributo alla chiarezza in vista delle sfide impegnative che ci attendono nei prossimi anni per allestire un servizio sostenibile e sempre più rispondente alle esigenze degli utenti».
Ha presentato così, Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, la bozza di accordo strategico per la gestione da parte di Seta del servizio pubblico locale nei bacini di Modena, Reggio Emilia e Piacenza.
Le linee di indirizzo, assunte lunedì 13 luglio dall’Assemblea dei sindaci modenesi, come ha chiarito Muzzarelli, «saranno proposte ai soci di Reggio Emilia e Piacenza al fine di arrivare a una condivisione su come gestire insieme, ed in modo sempre più unitario ed integrato, il servizio nei prossimi anni. Nel frattempo, in attesa di completare il percorso di approvazione dell’accordo, proponiamo che il presidente Pietro Odorici resti in carica fino a settembre».
Nell’accordo i sindaci modenesi propongono come obiettivi la difesa e la qualificazione del servizio, senza riduzioni della sua estensione, ma anzi migliorando servizi e parco mezzi per aumentare il numero dei viaggiatori.
Per fare questo gli enti territoriali si impegnano a «procedere all’adeguamento tariffario al fine di raggiungere l’obiettivo generale, previsto dalla legge, di coprire il 35 per cento dei costi tramite gli introiti tariffari, con un percorso di condivisione comune».
«Gli atti di rendicontazione devono essere organizzati per bacino», al fine, ha spiegato Muzzarelli, di «rendere più trasparenti i rapporti con le diverse realtà, con l’utenza e i soci».
In vista del rinnovo dei contratti integrativi aziendali, inoltre, i sindaci modenesi chiedono «una progressiva unificazione delle condizioni economiche e normative del personale» con il coinvolgimento dei sindacati, mentre per quanto riguarda le aziende partecipate si prevedono processi di integrazione o cessazione.
Muzzarelli ha infine aggiunto che è importante «dotare Seta di un nuovo Piano industriale che consenta, tra l’altro, una più veloce ed efficace sostituzione del parco mezzi, processi di informatizzazione ed informazione all’utenza più evoluti e avanzamenti sul piano della politica aziendale per la riqualificazione energetica».
Gli enti territoriali hanno concordato di impegnarsi a lavorare per una unica azienda emiliana in grado partecipare agli appalti del servizio nei bacini Modena-Reggio Emilia e Parma-Piacenza, ad aggiornare la carta dei servizi di Seta e dei diritti dell’utenza oltre a formulare congiuntamente e sulla base delle strategie previste, «indicazioni per le cariche sociali di Seta tenendo conto delle normative in materia di incompatibilità, della parità di genere e della comprovata esperienza tecnica ed amministrativa».