“Il presidente dell’Inps è solo il gestore dei soldi dei lavoratori e delle aziende, pertanto suo compito è amministrare con efficienza ed in collaborazione con i rappresentanti di lavoratori e pensionati”. Così Loris Cavalletti, responsabile Pensionati Cisl (Fnp) dell’Emilia-Romagna.
La stessa informatizzazione (giusta) dell’Inps, secondo Cavalletti, ha determinato una difficoltà di relazione dell’utente pensionato con l’Inps. Un esempio è la quattordicesima “non percepita da molti pensionati che ne avevano diritto, perché per dimenticanza o difficoltà a farlo non avevano presentato il red. Ma l’Inps –osserva il sindacalista- non ha fatto nulla, preferendo incassare quanto non percepito”.
Ancora, la proposta del presidente Inps Tito Boeri di uscita anticipata dal lavoro per l’esponente Fnp “è troppo penalizzante per i lavoratori, in quanto decurterebbe il loro assegno pensionistico del 20, 30 per cento”.
Poi, “Basta allarmismi sul deficit dei conti Inps –osserva Cavalletti- ma fare chiarezza, distinguendo tra i bilanci della previdenza e dell’assistenza ed evidenziando il ‘buco’ determinato dai contributi Inpdap che lo Stato non ha mai versato per i propri dipendenti””. Infine per l’esponente CISL “non scoraggiare ulteriormente i giovani circa le loro basse pensioni future, ma promuovere una campagne Inps a favore della previdenza integrativa”. Per affrontare tutto questo Cavalletti non ha dubbi: “Il presidente Inps definisca una volta per tutte le modalità di confronto con i sindacati nazionali dei pensionati”.