“In questi giorni, ovviamente studiato da tempo e nei modi dovuti, si sta preparando il trasferimento della sede Ferrari Auto da Maranello in Olanda. Motivo? Be’, prescindendo da quanto dicono i manager FCA, il motivo è un bel risparmio, di circa il 25% fra IRES e IRAP.
Società come Ferrari sono un unicum a livello mondiale, nate e cresciute nel nostro territorio, che hanno sempre contribuito in misura consistente allo sviluppo della nostra organizzazione sociale ed economica, grazie anche ai doverosi tributi versati alla comunità. Se questi vengono meno, o si riducono notevolmente, queste realtà mantengono il loro ruolo di modelli? Francamente ne dubito. Siamo di fronte a pur permesse “scorciatoie” che le grandi aziende possono percorrere, ma mi chiedo: questi ammanchi di cassa da chi saranno compensati? Qui è più facile rispondere: dalle piccole e medie imprese private, che continueranno a essere oppresse dagli incredibili livelli di tassazione, e che vedranno aumentare ulteriormente le imposte.
C’è da domandarsi se questa Europa, che continua a chiedere riforme agli Stati nazionali, sia in grado di riformare se stessa, per arrivare a definire regolamentazioni e politiche fiscali che siano uniformi, e giuste, in tutti i territori, onde evitare queste manovre che lasciano spazio alle multinazionali e alle grandi industrie che possono fare operazioni finanziarie sovranazionali, alla faccia di chi invece alimenta il territorio con continuità, versando tributi in modo spropositato.
Sarebbero auspicabili interventi di enti come la Camera di Commercio locale e la Regione, sia a livello nazionale sia europeo, allo scopo di perseguire concretamente un’idea che rappresenta un reale elemento di crescita, economica e politica, di tutta l’Europa. Se poi anche le associazioni imprenditoriali si pronunciassero e mettessero in campo una qualche azione in tal senso, sarebbe ancora meglio.
In alternativa diamo pure istruzioni anche alle piccole e medie imprese su come spostare la sede nei Paesi Bassi: ci vedremo tutti ad Amsterdam per i consigli aziendali!
Sarebbe davvero molto triste, soprattutto per chi, come noi, vuole rappresentare e credere realmente in questo territorio”.
Così Giovanni Gorzanelli, presidente Confimi Modena.