Riparava automobili in un capannone alla periferia della città dove ospitava diversi veicoli da sistemare, pezzi di ricambio per auto e tutta l’attrezzatura per svolgere l’attività di carrozziere e meccanico. L’officina era però completamente abusiva e nell’area gli agenti della Polizia municipale di Modena hanno anche trovato una costosa bicicletta da corsa in carbonio risultata rubata.
A gestire l’officina abusiva un moldavo 22enne, I.O. le iniziali, residente in città, sorpreso mentre stava lavorando su alcuni veicoli lasciati in riparazione dai clienti.
All’officina abusiva l’unità operativa della Polizia stradale della Municipale è arrivata ricercando un’automobile che si era allontanata da un sinistro. L’ambito di attività legato alla sicurezza stradale svolto dagli operatori non si ferma infatti al controllo della viabilità e dell’efficienza dei veicoli sulla strada, ma può estendersi anche alle officine dove i mezzi vengono sottoposti a riparazione o manutenzione.
Nel caso specifico, l’attività svolta dal moldavo è risultata condotta in forma imprenditoriale, l’uomo è stato quindi sanzionato con un verbale da 5.164 euro, mentre l’attrezzatura che utilizzava, come trapano, batteria, flessibile, crick e strumentazione per il sollevamento dei veicoli, è stata sottoposta a sequestro.
Gli operatori della Municipale hanno inoltre rintracciato il proprietario della costoso velocipede rinvenuto nell’officina abusiva, la cui presenza il moldavo non ha saputo spiegare. La bicicletta, che era stata portata via da un garage alcuni giorni prima, insieme a un compressore anch’esso ritrovato, è già stata restituita al proprietario che ne aveva denunciato il furto presso i Carabinieri del Comune di residenza nella provincia di Reggio Emilia; mentre per il moldavo è scattata anche una denuncia per ricettazione.