Si sta acutizzando la grave situazione legata alla carenza di organico che conduce a gravi problematiche organizzative degli uffici della Procura di Modena e che i lavoratori non sono più disposti ad accettare.
Nei primi giorni del mese di Giugno Fp CGIL e le RSU hanno chiesto un incontro ai vertici della Procura di Modena affinché si potessero ridurre i gravi disagi derivanti dalla carenza di organico laddove si svolgono attività di assistenza ai magistrati ed anche per tutti gli atti relativi alle indagini e gestione delle procedure amministrative della Procura.
Le procedure burocratiche sono aumentate anche per effetto dell’avvio della meccanizzazione che, non essendo seguita da un organico in termini numerici non adeguato, sta determinando pesanti rallentamenti anche per l’attività ordinaria.
Sempre più spesso assistiamo alle denunce degli organi di autogoverno della magistratura in merito ad una carenza del personale amministrativo con particolare riferimento ai cancellieri e agli assistenti dei Magistrati che, nei fatti, non va oltre alla mera denuncia.
Oggi a Modena la dotazione organica dei Magistrati è quasi completa e si sente ancor di più la grave carenza di personale amministrativo che non riesce a garantire l’assistenza ai Magistrati.
Infatti, a fronte di un organico previsto di 43 addetti, le 38 unità oggi presenti si ridurranno ulteriormente visto che alla fine di giugno saranno collocati in pensione due unità, altre due per la fine dell’anno ed a queste si aggiunge la posizione di un dipendente distaccato in altro ufficio.
In pratica saranno presenti 33 unità che vuol dire una carenza del 23% di personale in un ufficio con un carico di lavoro che va ben oltre una qualsiasi pessimistica previsione.
Con questa situazione “sarebbe sufficiente un confronto per individuare l’eventuale ricerca di presupposti per una organizzazione diversa dell’intera Procura”, afferma Vincenzo Santoro della Fp CGIL. Invece il silenzio è stata l’unica risposta alla richiesta di un incontro utile per poter illustrare anche le proposte fatte dai lavoratori nel corso di una partecipata assemblea.
I lavoratori della Procura di Modena chiedono di poter lavorare in un clima diverso da quello che si è instaurato, ma soprattutto di poter avere al loro fianco un management che possa avere la volontà di provare a risolvere anche i problemi quotidiani dell’organizzazione del lavoro instaurando un diverso rapporto con i lavoratori stessi.
Non manca un atto di accusa verso l’amministrazione centrale che ancora oggi dimostra la sua totale incapacità di farsi carico dei problemi della giustizia che partono da una carenza di personale degli uffici giudiziari, così come nella pubblica amministrazione, le cui carenze non sono più sostenibili.
(Fp CGIL Modena)