La Guardia di Finanza di Modena celebra oggi il 241° Anniversario della fondazione del Corpo con una cerimonia di carattere interno ispirata alla massima sobrietà, presso la sede del Comando Provinciale in cui si darà lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno Speciale del Comandante Generale della Guardia di Finanza. L’occasione è propizia per presentare il bilancio delle attività operative sviluppate nei primi cinque mesi dell’anno a presidio della sicurezza economica e finanziaria nel territorio modenese.
Anche nel corso del 2015 è proseguita l’azione a tutela dell’economia legale e del corretto funzionamento delle regole di mercato, puntando a recuperare le risorse sottratte al bilancio dello Stato, dell’Unione Europea, delle Regioni e degli Enti Locali allo scopo di garantirne il corretto impiego per il benessere della collettività ed il sostentamento delle politiche di rilancio e sviluppo economico e sociale.
Attesa la natura prioritariamente investigativa che contraddistingue l’azione del Corpo, le proiezioni operative della Guardia di Finanza hanno avuto lo scopo di puntare a colpire nella loro globalità tutti i fenomeni che si connotano per la capacità di mettere a rischio contemporaneamente più interessi economici e finanziari, adottando le tecniche d’indagine proprie di una forza di polizia.
In linea di continuità con gli anni precedenti, quindi, le Fiamme Gialle hanno inteso rafforzare il proprio ruolo di polizia economico-finanziaria, operando nei diversi contesti istituzionali di competenza del Corpo, costituiti dal contrasto all’evasione ed elusione fiscale, dalla tutela della spesa pubblica, del mercato dei capitali e di quello dei beni e servizi, dalla lotta alla criminalità economica ed ai traffici illeciti in genere.
Di seguito, verranno illustrati schematicamente i principali dati di sintesi dell’attività complessivamente svolta sul territorio della Provincia di Modena, distinti per settore operativo.
CONTRASTO E RAFFORZAMENTO DELLA LOTTA ALL’EVASIONE E ALL’ELUSIONE FISCALE
L’evasione fiscale sottrae risorse alle casse erariali e genera gravi distorsioni di mercato ed iniquità sociale, costituendo un freno allo sviluppo del Paese e all’adozione delle misure redistributive. L’obiettivo prioritario della Guardia di Finanza per il 2015 è dunque quello di proseguire nel percorso di miglioramento qualitativo della lotta all’evasione, intensificando gli sforzi operativi nella prospettiva di assicurare maggiore concretezza all’azione ispettiva.
L’esperienza operativa fin qui maturata ha confermato che la maggiore lesività per gli interessi erariali è costituita dai cc.dd. “grandi fenomeni evasivi” (l’economia sommersa, le frodi I.V.A., l’evasione fiscale internazionale e quella collegata ad altri illeciti economico-finanziari); proprio al contrasto di queste condotte criminali saranno dedicate le più qualificate risorse del Corpo, che avranno il compito di intensificare, a tal fine, l’attività di intelligence e raccolta informazioni, in modo da migliorare i processi di selezione dei contribuenti da sottoporre a controllo.
In questo contesto, assume rilievo strategico la valorizzazione – in un’ottica di trasversalità – di ogni elemento indicativo di violazioni tributarie acquisito nel corso di indagini in altri comparti della missione istituzionale (come ad esempio, le investigazioni di polizia giudiziaria, gli approfondimenti antiriciclaggio, le segnalazioni provenienti da altri soggetti pubblici).
Nel corso dei primi cinque mesi dell’anno sono stati eseguiti complessivamente 166 interventi ispettivi nei confronti di soggetti economici operanti nella provincia modenese.
Sono stati accertati 114 reati fiscali con conseguente denuncia all’Autorità Giudiziaria di 90 persone; l’importo complessivo delle infrazioni contestate è stato di poco superiore a 88 milioni di euro.
Inoltre nello specifico comparto dei “reati tributari” sono state svolte nr. 167 indagini delegate dall’Autorità Giudiziaria.
In tale contesto 18 sono stati gli evasori totali scoperti, in quanto completamente sconosciuti al fisco, i quali risultano aver occultato una base imponibile di poco superiore a 34 milioni di euro. Tali contribuenti, in particolare, hanno operato principalmente nei seguenti settori economici:
settore ceramico;
compravendita e locazioni immobiliari;
amministrazione di condomini;
cooperative;
commercio capi di abbigliamento e accessori;
commercio all’ingrosso e al dettaglio di parti per motocicli e ciclomotori;
professionisti
In linea di continuità con le strategie operative dello scorso anno, uno spazio importante è stato riservato – altresì – al contrasto dell’evasione fiscale internazionale, proseguendo le attività di controllo nei confronti dei soggetti che hanno occultamente trasferito capitali all’estero, delle persone fisiche e delle società che hanno fissato fittiziamente la residenza o la propria sede in Paesi a fiscalità privilegiata o che intrattengono rapporti commerciali con
società controllate o collegate con soggetti ubicati in centri off-shore. Durante il corrente anno sono stati recuperati a tassazione redditi occultati per complessivi 26.152.235 euro.
L’intensa attività di contrasto al sommerso da lavoro, sviluppatasi anche attraverso l’esecuzione di interventi a massa nei più svariati settori, ha inoltre, consentito l’individuazione di 57 lavoratori “in nero” e di 430 lavoratori irregolari che, occultamente, lavoravano alle dipendenze di 23 datori di lavoro verbalizzati.
Sempre con riferimento all’attività di contrasto dell’evasione fiscale, nel corso del 2015 sono stati effettuati 1.149 controlli strumentali (scontrini e ricevute fiscali), rilevando n. 371 violazioni (32% irregolarità). Da sottolineare la chiusura temporanea di 17 attività commerciali per reiterate mancate emissioni di scontrini fiscali.
Un importante presidio a salvaguardia della pretesa erariale è rappresentata dai sequestri patrimoniali per reati fiscali; in tale ambito è stata proposta all’A.G. l’emissione di appositi provvedimenti finalizzati al sequestro per equivalente di beni rientranti nella disponibilità di imputati per reati fiscali per un valore complessivo di circa 40,6 milioni di euro mentre i sequestri eseguiti sono stati pari a circa 4,6 milioni di euro.
Da ultimo si segnala che, l’istituto dell’adesione al processo verbale di constatazione, riguardante la facoltà concessa al contribuente di accelerare la definizione del rapporto tributario conseguente alla constatazione di violazioni, ha riguardato una base imponibile di poco superiore a 847.000 euro.
TUTELA SPESA PUBBLICA
La tutela della spesa pubblica è strettamente connessa e complementare alla lotta all’evasione fiscale. Non a caso, essa costituisce per la Guardia di Finanza, obiettivo strategico prioritario, che dovrà essere perseguito al pari di quello riservato al contrasto dell’illegalità nel settore tributario.
I cittadini, infatti, devono essere certi che le imposte versate all’erario siano impiegate correttamente e con trasparenza, nonché destinate a coloro che ne hanno effettivamente diritto e bisogno.
L’importanza della tutela della spesa pubblica è ancora più evidente se rapportata al contesto economico attuale in cui, pur in presenza di timidi segnali di ripresa, permane la necessità di reperire sempre maggiori risorse necessarie a soddisfare le esigenze di rilancio del tessuto imprenditoriale e di sostegno a sempre più larghi strati della società che versano in condizioni precarie.
Conseguentemente, i Reparti, in linea di continuità con il 2014 si muoveranno anche per il corrente anno lungo la duplice direttrice che prevede:
a. da una parte, l’esecuzione di mirate attività di approfondimento investigativo, tendenti ad accertare gravi forme di frode, corruttela e sperpero di denaro pubblico che attengono ai più rilevanti flussi di spesa (sanitaria, previdenza e assistenza, appalti incentivi nazionali e
comunitari) ed a limitare o ristorare i danni subiti dall’Erario, bloccando l’erogazione di provvidenze non dovute ovvero ricorrendo al loro recupero, mediante l’applicazione delle misure cautelari vigenti; in tale ambito sono state riscontrate 21 violazioni in materia di frodi comunitarie, scaturite dal controllo di aiuti comunitari per un importo complessivo di quasi 3 milioni di euro.
b. dall’altra, la pianificazione di campagne di controllo ad ampio spettro su tutto il territorio provinciale, volte a colpire forme di irregolarità che attengono alla disciplina dell’esenzione dal ticket sanitario e delle prestazioni Sociali Agevolate, in modo da aumentare il livello di compliance della platea di soggetti potenzialmente interessati a tali tipologie di agevolazioni.
In tale contesto, il Comando Provinciale di Modena, grazie anche ai protocolli d’intesa stipulati con i Comuni di Modena – Carpi – Sassuolo – Fiorano Modenese – Castelfranco Emilia – Pavullo nel Frignano – Nonantola – Formigine – Unione Comuni Area Nord e Terre di Castelli, ha eseguito n. 30 controlli sulle cc.dd. prestazioni sociali agevolate, che hanno consentito di denunciare all’Autorità Giudiziaria n. 24 soggetti considerati “finti poveri”, in quanto risultanti aver indebitamente usufruito di contributi pubblici, pur non essendo in possesso dei requisiti richiesti per accedere alle diverse forme di finanziamento.
In materia di danni erariali sono stati eseguiti 8 interventi che hanno consentito di segnalare alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti altrettante persone a cui èstato imputato un danno erariale complessivo di poco superiore a 50 milioni di euro.
TUTELA DEL MERCATO DEI CAPITALI
Tutelare il sistema economico significa, in primo luogo, impedire il reinvestimento nel processo produttivo delle ingenti somme di capitali “sporchi” prodotti dalla criminalità organizzata, intercettandoli nel momento del loro contatto con il sistema bancario e finanziario.
Il riciclaggio costituisce un “ponte” tra la criminalità e la società civile; i flussi di denaro illeciti in Italia, stimati nel nostro Paese in misura mediamente superiore al 10 % del “P.I.L.”, sono suscettibili di generare gravi distorsioni all’economia legale, alterando le condizioni di concorrenza ed i meccanismi di allocazione delle risorse.
Da qui, l’importanza strategica della lotta al riciclaggio dei proventi criminali, che vede in primo piano coinvolta la Guardia di Finanza, specialmente nell’attuale momento storico in cui la crisi finanziaria internazionale ha aumentato le capacità della criminalità di infiltrarsi nel tessuto economico legale per acquisire a basso prezzo imprese in difficoltà economica e rendere più pervasiva la sua presenza sul territorio.
A tal fine, la Guardia di Finanza adotta un approccio investigativo unitario, che da un lato, segue i flussi di denaro attraverso le indagini finanziarie, dall’altro individua i titolari effettivi delle ricchezze ingiustificate, per poi adottare le conseguenti misure rivolte all’apprensione dei beni accumulati illegalmente.
Il monitoraggio dei flussi finanziari diventa, quindi, sempre più importante, in quanto consente di seguire le tracce di tutti i reati che generano profitti, ricostruendone il percorso individuando i reali mittenti ed i beneficiari finali delle somme.
Le risultanze degli accertamenti bancari effettuati nel corso di indagini riguardanti reati societari e finanziari quali usura, estorsione, riciclaggio, oltre che di natura fallimentare, vengono, inoltre, utilizzate per fini fiscali e consentono, per tale via, di pervenire ad ingenti recuperi per l’Erario.
In questo scenario, il Corpo mette in campo tutte le risorse professionali più specializzate, ai fini dell’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette generate dal sistema finanziario.
Infatti, con riferimento a tale delicato settore, nel corso dell’anno 2015 sono state sviluppate numero 108 segnalazioni di operazioni sospette che hanno originato i seguenti risultati di servizio:
– in materia di riciclaggio sono state accertate n. 9 violazioni e denunciati 4 soggetti con l’accertamento di un riciclaggio pari a €. 3.658.047;
– per truffa denunciati 11 soggetti;
– per ricettazione denunciati n. 5 soggetti.
Inoltre, sempre in materia di delitti contro il patrimonio, sono state eseguite 26 indagini delegate dall’Autorità Giudiziaria che hanno consentito di denunciare 5 persone.
Molto rilevante anche l’attività svolta in materia di reati fallimentari sono state assegnate 70 deleghe d’indagine di cui 36 eseguite e conclusesi con la denuncia di 11 persone; sono stati inoltre eseguiti 19 interventi che hanno consentito la denuncia all’Autorità Giudiziaria di ulteriori 16 persone ed il sequestro di beni per un valore complessivo pari a 962.855 euro.
CONTRASTO CRIMINALITA’ ORGANIZZATA
La Guardia di Finanza è coinvolta a pieno titolo nella lotta alla criminalità organizzata, soprattutto nell’individuazione delle operazioni di riciclaggio dei provenienti illeciti e nel contrasto delle attività imprenditoriali e professionali, attraverso le quali le organizzazioni criminali reimpiegano i capitali illecitamente accumulati e si mimetizzano nella società civile e nell’economia legale.
La strategia del Corpo si fonda sull’aggressione dei beni illecitamente accumulati dai sodalizi criminali, attraverso il sistematico ricorso alle indagini patrimoniali finalizzate a pervenire al sequestro ed alla confisca dei proventi e dei beni ottenuti dalle attività delittuose nonché delle aziende finanziate con capitali mafiosi.
In tale ambito è stato effettuato il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni mobili e immobili per un valore complessivo di 797.500 euro.
Rilevante anche l’attività svolta nelle località ricomprese nel c.d. “cratere sismico” finalizzata al contrasto delle infiltrazioni mafiose nel sistema degli appalti pubblici e privati connessi alla lucrosa attività di ricostruzione; ben 51 i cantieri edili ispezionati.
Il traffico di sostanze stupefacenti rappresenta una delle attività più redditizie fra quelle condotte dalle organizzazioni criminali ed è caratterizzato da un’elevata tendenza alla transnazionalità e dalla collaborazione fra cosche di matrice ed etnie diverse.
In questo contesto, nei primi cinque mesi dell’anno, l’attività svolta dai Reparti del Corpo in provincia ha consentito di segnalare alla competente Autorità amministrativa nr. 21 soggetti responsabili.
LA TUTELA DEL MERCATO DEI BENI E DEI SERVIZI
L’impegno nella lotta alla contraffazione, al falso made in italy ed alla commercializzazione di prodotti non sicuri o dannosi per la salute, costituisce un ambito di particolare impegno della Guardia di Finanza per il 2014.
Combattere la contraffazione significa agire su più fronti: proteggere i consumatori garantendo il corretto funzionamento del mercato, arginare uno dei canali di alimentazione della criminalità economica, debellare cospicue sacche di evasione fiscale e di lavoro irregolare e tutelare il made in italy.
I servizi nel comparto continuano, pertanto, ad essere sviluppati contrastando le diverse forme di illegalità connesse alla contraffazione, alla pirateria, al traffico di falsi made in italy e di prodotti non conformi agli standard di sicurezza, attraverso il presidio degli spazi doganali, il controllo economico del territorio e le attività investigative più complesse e articolate.
In tale àmbito sono state svolte 14 indagini delegate dall’Autorità Giudiziaria in materia di delitti contro la fede pubblica, delitti contro l’economia e di tutela del diritto d’autore, con la denuncia di 2 persone.
Anche per il corrente anno è operativo il Sistema Informativo Anti-Contraffazione (S.I.A.C.), innovativa piattaforma informatica che consente ai reparti del Corpo di disporre di un utile strumento di analisi dei dati provenienti dalle attività di contrasto svolte e al tempo stesso garantisce un canale di dialogo aperto alle imprese detentrici dei marchi che, accreditandosi al sistema, possono fornire informazioni sui propri prodotti, utili in chiave operativa.
Nel corso dell’anno nel comparto degli apparecchi e congegni da intrattenimento, sono stati
effettuati n. 10 controlli.
CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI E INDAGINI DI POLIZIA GIUDIZIARIA
Il contrasto al “mercato del falso” e alla circolazione di prodotti non sicuri continua ad essere
un’altra priorità operativa della Guardia di Finanza. L’esperienza investigativa maturata sul campo ha confermato che tali fenomeni sono connessi a diverse forme di illegalità economico-finanziaria che inquinano il mercato e sottraggono alla collettività importanti risorse: evasione fiscale, lavoro nero irregolare, riciclaggio e reimpiego di proventi illeciti.
La “filiera del falso” risulta sempre di più gestita da organizzazioni transnazionali, spesso di matrice criminale, che immettono sul mercato anche prodotti particolarmente pericolosi per la salute dei consumatori e la sicurezza degli acquirenti.
L’attività repressiva posta in essere (15 interventi) ha consentito il conseguimento dei seguenti risultati di servizio:
5 soggetti denunciati all’Autorità Giudiziaria;
nr. 13 violazioni amministrative riscontrate;
177 articoli (capi di abbigliamento e accessori) sequestrati perché contraffatti;
113.679 articoli sequestrati per violazioni in materia al Codice del Consumo in materia di sicurezza prodotti.
Le indagini di polizia giudiziaria delegate dall’Autorità Giudiziaria hanno riguardato i seguenti àmbiti operativi:
tutela entrate;
mercato beni e servizi;
tutela economia e sicurezza;
tutela uscite e mercati.
La loro quantificazione numerica è riassumibile nel seguente prospetto. Deleghe pervenute: 381; Deleghe concluse: 293; Persone denunciate: 26