In riferimento agli articoli usciti in questi giorni sulla stampa relativamente al progetto di trasferimento del Servizio Immunotrasfusionale a Bologna, nell’ambito di una centralizzazione che, secondo il Piano sangue (2015), porterà a tre centri dotati di Officina del Sangue: Bologna, Parma, Pieve Sistina.
L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena ritiene necessario intervenire per precisare alcune notizie di stampa che, altrimenti, potrebbero ingenerare immotivate preoccupazioni nella cittadinanza.
La prima precisazione riguarda il fatto che il Centro Trasfusionale, diretto dal dottor Giovanni Ceccherelli, non si trasferirà a Bologna dove andranno solo le sacche raccolte dall’AVIS per la lavorazione e la validazione biologica. A Modena rimarrà la distribuzione per tutta la provincia oltre a tutte le altre attività svolte dal centro Trasfusionale come l’ambulatorio di aferesi che assicura da un lato le trasfusioni terapeutiche, dall’altro la raccolta delle cellule staminali e la prevenzione a livello provinciale della malattia emolitica neonatale.
Annualmente, tramite l’AVIS nella provincia di Modena vengono raccolte circa 53.000 sacche di sangue e plasma e il progetto di integrazione assicura alla Provincia di Modena la disponibilità delle sacche necessarie al suo fabbisogno. Circa la metà degli emocomponenti distribuiti dal Servizio Immunotrasfusionale del Policlinico, sia ai reparti sia agli Ospedali della provincia, avviene su richieste urgenti, che verranno comunque assicurate nei tempi necessari.