“Da tempo sollecitavamo la politica perché valorizzasse il ruolo delle micro e piccole imprese negli appalti, il Ddl delega approvato dal senato lo scorso 18 giugno va esattamente in quella direzione, è un primo passo per risolvere il grave problema dei ritardi di pagamento, ferale in alcuni casi per aziende poco capitalizzate; contribuisce inoltre a semplificare le norme sulla materia e garantisce trasparenza nella filiera degli appalti”. Così il Presidente di Confartigianato Emilia Romagna Marco Granelli commenta il provvedimento licenziato da Palazzo Madama ed ora all’esame della Camera.
A migliorare l’accesso delle micro e piccole imprese agli appalti sono i criteri premiali per valorizzare, negli appalti sotto-soglia, la modalità a ‘chilometro zero’ puntando sulle aziende ‘di prossimità’ rispetto al luogo di esecuzione dei lavori e che si impegnano ad utilizzare manodopera locale. “Questo significa – spiega Granelli – che le imprese del luogo saranno favorite rispetto a quelle che arrivano da fuori, con ricadute molto positive anche sulla tenuta occupazione di un settore come quello dell’edilizia che negli ultimi anni ha subito un importante ridimensionamento”.
Altrettanto positiva è giudicata la previsione di misure premiali per quei concessionari che coinvolgano le Pmi negli appalti, così come positivo è il dimensionamento in lotti in modo tale da garantire l’effettiva possibilità di partecipazione da parte delle micro e piccole imprese. “Sul fronte dei pagamenti, come Confartigianato, apprezziamo le misure che obbligano la stazione appaltante al pagamento diretto dei subappaltatori in caso di inadempimento da parte dell’appaltatore o su richiesta del subappaltatore. Una tutela importante per i nostri artigiani, sui quali spesso ricadono ritardi o mancati pagamenti”.
Giudizio positivo anche sul ricorso generalizzato al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, sull’esclusione del ricorso al solo criterio del massimo ribasso per le gare ad alta intensità di manodopera e sulla riduzione degli oneri documentali a carico delle imprese in un’ottica di semplificazione.
“Ora non ci resta che auguraci – conclude Granelli – che l’iter del provvedimento prosegua velocemente e possa, comunque, scongiurare ipotesi di sistemi di garanzia per l’esecuzione dei lavori che, di fatto, bloccano il mercato degli appalti così come l’obbligo dei concorrenti di indicare i nomi dei subappaltatori in sede di gara. Allo stesso tempo ci auguriamo che possano essere rafforzate le misure tese a valorizzare le micro e piccole imprese nella partecipazione agli appalti a partire dalla suddivisione in lotti di lavorazione o prestazionali. Sarà altrettanto essenziale che i decreti legislativi di attuazione della delega tengano nel debito conto tutti i criteri introdotti dal Parlamento”.