«Già dalla prossima seduta della Conferenza territoriale sociale e sanitaria prevista per metà luglio approfondiremo i primi aspetti legati al confronto con la Regione per definire il percorso dell’integrazione tra Baggiovara e Policlinico e proseguiremo il percorso di verifica sull’attuazione del Pal».
Lo annunciano Gian Carlo Muzzarelli e Alberto Bellelli, rispettivamente presidente e copresidente della Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss) della provincia di Modena.
«La presentazione dei due nuovi reparti del Policlinico di giovedì scorso – sottolineano Muzzarelli e Bellelli – è stata l’occasione per rimarcare una volontà e un indirizzo che la Conferenza territoriale sociale e sanitaria ha più volte sottolineato in questi mesi. Il tema dell’integrazione forte tra ospedale di Baggiovara e Policlinico è un punto fondamentale per la sanità modenese. Si tratta di un obiettivo che compare anche nel mandato dei due direttori generali che è stato affrontato all’interno della Conferenza e che è uno dei capisaldi del Pal»
«Solo con l’eliminazione di duplicazioni e di logiche competitive – aggiungono – e non sinergiche si può ottenere il risultato economico e gestionale che permetterà alla sanità modenese di non perdere le proprie eccellenze e di ridistribuire risorse per investimenti e gestione corrente a tutta la rete ospedaliera provinciale. Nella logica di area vasta, che è alla base di questo disegno, sono a pieno titolo coinvolti tutti gli ospedali della provincia nel ruolo ad essi assegnato dal documento di programmazione».
A questo proposito, infine, Muzzarelli e Bellelli colgono con soddisfazione l’impegno preso dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini che ha confermato la volontà di investire negli ospedali di tutto il territorio rendendoli moderni e capaci di rispondere alle esigenze della comunità.
Per Bellelli, tuttavia, rimangono inevasi alcuni nodi quali il trasferimento del Centro trasfusionale a Bologna ed il completamento della Centrale unica del 118 che «tuttora si presentano come problematici e poco comprensibili».