Per gli amanti della buona musica e della chitarra, Modena ha la fortuna di essere una delle tappe del suo tour mondiale, che toccherà piazze importantissime, come quella del Montreal jazz festival. Kurt Rosenwinkel, considerato uno dei più interessanti chitarristi e compositori in ambito jazz e non solo è, infatti, con il suo nuovo quartetto, protagonista di uno dei concerti gratuiti del Modena Jazz Festival lunedì 22 giugno alle 21.30 in piazza XX settembre.
Nativo di Philadephia, ancora giovane interrompe gli studi alla Berklee School e va in tour con Gary Burton . Dopo il premio “Composer’s Award” del National Endowment for the Arts del 1995, iniziano le collaborazioni con, tra gli altri, Paul Motian, Joe Henderson, Mark Turner, Brad Mehldau. Nel 2013 Eric Clapton l’invita a partecipare al Crossroads Guitar festival al Madison Square Garden. Il suo tocco moderno nell’album “The next step” lo pone all’attenzione dei giovani musicisti jazz, rendendolo molto richiesto nell’ambito della didattica, campo nel quale Rosenwinkel è molto attivo. Il 23 giugno per la sezione “Jazz Camp” del Festival, tiene il seminario di chitarra dove sono già numerosissime le iscrizioni (ancora aperte al tel. 345 7902481).
Lo accompagna in piazza XX settembre una sezione ritmica giovane e promettente. La compongono Aaron Parks al pianoforte, Allan Mednard alla batteria, Orlando Le Fleming al basso. Insieme formano un quartetto che promette swing e groove attingendo da “Star of Jupiter”, l’ultimo album – considerato geniale – di Rosenwinkel, ma anche dal vasto repertorio del chitarrista.
Parks, classe 1983, nativo di Seattle, ha avuto come mentore il trombettista Terence Blanchard, fino all’incontro con Kurt Rosenwinkel, passando per altre collaborazioni significative. Le registrazioni a suo nome ne dimostrano la maturità musicale anche come compositore. Le Fleming, invece, originario di Birmingham, dopo essere diventato uno dei bassisti più affermati di Londra, si trasferisce negli Usa dove consolida collaborazioni con grandi musicisti americani nate nei loro tour europei. Tra gli altri, Billy Cobham, Jane Monheit, Dave Liebman, Brandon Marsalis, David Sanchez. Mednard, infine, originario del Queens, si è laureato al City college di New York City nel 2008, con un Bachelor of Fine Arts in Jazz.
Dopo il concerto, alle 23 si prosegue con lo Smallet jazz club in jam session, che per tutta la durata del festival offre altra musica al Decano di via S. Agostino 9/A. Lunedì 22 suonano Giulio Sternieri, pianoforte, Simone Di Benedetto, contrabbasso e Riccardo La Foresta, batteria (per prenotare tel. 059 978 1520).