“Troppo alta la TASI a Maranello sull’abitazione principale”
Così Luca Barbolini della lista civica per Maranello interviene nel dibattito sulla tassazione locale dopo aver messo a confronto le diverse aliquote sulla prima casa decise dai Comuni del distretto ceramico.
Se si esclude Formigine, comune a vocazione prevalentemente residenziale, dove è applicata un’aliquota del 3,3 per mille – evidenzia Barbolini – a Maranello la TASI sulla prima casa, innalzata dal Sindaco Morini al 3 per mille, è maggiore rispetto l’aliquota applicata sia nel Comune di Sassuolo che di Fiorano, rispettivamente 2,5 e 2 per mille. Proprio per la sua vocazione industriale, con un azienda come la Ferrari che occupa gran parte del suo terrirtorio, a ridosso delle zone residenziali e dove il prelievo fiscale locale proviene in gran parte dai fabbricati industriali e artigianali, il Comune di Maranello dovrebbe attuare politiche fiscali in grado di gravare il meno possibile sulle famiglie e sulla prima casa.
E’ sufficiente fare semplici simulazioni utilizzando qualsiasi programma di calcolo messo a dispozione su internet – sottolinea Barbolini – per accorgersi che le detrazioni introdotte a Maranello per la TASI rappresentano un palliativo e che i maranellesi pagano troppo.
Innanzitutto, a prescindere dalle detrazioni legate alla rendita e quelle relative al numero dei figli con età inferiore a 26 anni, sino alla soglia 400 euro di rendita catastale, la TASI a Maranello risulta decisamente più cara che nel Comune di Sassuolo; ovviamente non c’è confronto con il Comune di Fiorano, dove si paga di gran lunga di meno indipendentemente dalla rendita catastale.
Man mano cresce la rendita catastale dell’immobile – puntualizza il consigliere Barbolini – a partire da 500 euro, la TASI a Maranello diventa molto più alta di Sassuolo e di Fiorano. La situazione diventa decisamente pesante per le tasche dei cittadini che non hanno figli sotto i 26 anni.
A questa sorta di patrimoniale sulla prima casa introdotta dal Sindaco Morini – evidenzia Barbolini – si aggiunge la mazzata sui maranellesi derivante dalla decisione di aumentare l’addizionale irpef comunale da 0,4 % a 0,7%.
Il taglieggiamento fiscale subito dai maranellesi è riconducibile – conclude Barbolini – a bilanci comunali impostati dal Sindaco Morini, oggi come Sindaco e nel passato come assessore, sul modello del tassare per spendere, anche per conservare tutti quei clientelismi necessari al mantenimento del potere, nonchè alla scelta di mantenere la Società Patrimoniale del Comune, che con i suoi circa 20 dipendenti e un’amministratore da pagare, rappresenta un vero e proprio centro di costo e probabilmente un caso unico per le dimensioni di un Comune come Maranello.