Alta l’adesione allo sciopero di un’ora stamattina alla Caprari di via Emilia Ovest a Modena.
Gli operai in produzione hanno aderito al 100% alla nuova iniziativa di sciopero proclamata dalla Rsu e dalla Fiom/Cgil (in foto momenti del presidio stamattina) nell’ambito del pacchetto di 12 ore di sciopero contro la posizione intransigente di Confindustria e della Direzione aziendale Caprari sulla trattativa per il rinnovo del contratto aziendale e per l’indisponibilità a trattare anche il tema del contrasto al Jobs Act.
Nella piattaforma per il rinnovo dell’integrativo presentata unitariamente da Fiom, Uilm e Rsu si chiede di eliminare il doppio regime introdotto dal Jobs Act sui licenziamenti che stabilisce che in caso di licenziamento senza giusta causa con sentenza del giudice, per i nuovi assunti (dal 7 marzo 2015) non è previsto il reintegro, ma solo una monetizzazione del danno.
La situazione di Caprari è simile a quella della Dinamic Oil di Bomporto, ma potrebbe valere per tutte le altre aziende metalmeccaniche modenesi dove la Fiom sta presentendo e presenterà nei prossimi mesi le piattaforme per i rinnovi degli integrativi aziendali con contenuti di contrasto al Jobs Act.
“Dopo i recenti scioperi in Caprari e Dinamic Oil – afferma Cesare Pizzolla segretario Fiom/Cgil Modena – gli imprenditori modenesi e le loro associazioni di categoria, a partire da Confindustria, dicano chiaramente se vogliono licenziare senza giusta causa, assumendo come elemento strategico della competitività dell’impresa la compressione dei diritti dei lavoratori”.
“Trovo paradossale – prosegue Pizzolla – che nelle discussioni mi dicono che le imprese modenesi, che sono tutte serie (!), non hanno nessun interesse a licenziare senza motivo, e poi quando gli si chiede di formalizzare questo principio, rispondono «piattaforma irricevibile!»”.
“Penso sia possibile nell’ambito dei rinnovi contrattuali – continua il segretario della Fiom – trovare formulazioni che permettano, da un lato, alle imprese di continuare ad avere gli sgravi contributivi per le nuove assunzioni previste dalla Legge di Stabilità, ma, allo stesso tempo riconoscere, dopo un periodo di lavoro, il diritto di non essere licenziati senza giusta causa!”.
I tavoli di trattativa, oggi sospesi, devono essere ripresi velocemente, togliendo la pregiudiziale posta da Confindustria e dalle imprese, per discutere di tutte le parti delle piattaforme.
I lavoratori hanno una dignità e questa dignità deve essere riconosciuta anche dalle imprese rendendosi disponibili a trovare modalità che diano certezza ai loro diritti.