Il gruppo consigliare regionale Lega Nord ha presentato oggi il progetto di Legge sulle “Norme in materia di tassa regionale della Prostituzione”. Secondo il progetto, le prostitute dovranno iscriversi in un apposito registro regionale, versando un’aliquota sui redditi (27% fino a 28.000 € e 40% oltre) e ottenendo in cambio assistenza sanitaria e trattamenti previdenziali. Lega Nord sta già raccogliendo le firme per l’abrogazione della Legge Merlin.
“Togliamo la prostituzione delle strade, fenomeno di degrado inqualificabile e inaccettabile per un Paese moderno. Il fenomeno dev’essere legalizzato, in modo da chiudere quelli che il nostro segretario federale, Matteo Salvini, ha definito ‘bordelli a cielo aperto’. Con i proventi, sarà possibile mandare i bambini di tutto il Paese gratis all’asilo”. In quest’ottica il gruppo consigliare regionale del Carroccio ha presentato un Progetto Di Legge esibendo le magliette che promuovono il superamento della Legge Merlin, n. 75 del 1958, fuori dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.
Nello specifico la proposta del Carroccio prevede che le prostitute si iscrivano a un apposito registro regionale ottenendo in cambio l’assistenza sanitaria e i trattamenti previdenziali del caso. Ma, come tutti i lavoratori, anche loro dovranno versare all’erario un’aliquota indicata nel 27% per redditi fino a 28.000 euro l’anno e nel 40% per proventi superiori. Una riforma, sottolinea il gruppo della Lega in Regione Emilia Romagna, che va a inserirsi in un vuoto legislativo nazionale e che punta a normare il fenomeno ottenendo nel contempo anche risorse importanti per la Regione.
“Ci aspettiamo una grande apertura della maggioranza – chiarisce il primofirmatario Matteo Rancan -, chiediamo una prova di coraggio perché faccia passare questa legge. Speriamo non la rifiutino solo perché viene da noi”.
“Il referendum abrogativo – continua il primo firmatario della proposta di legge, Matteo Rancan, con il capogruppo Alan Fabbri, il vicepresidente Fabio Rainieri e il resto del gruppo – serve per eliminare la prostituzione dalle strade, dove le persone hanno il diritto di camminare senza imbattersi in fenomeni degradanti. Pensiamo che la nostra proposta vada nella direzione di riportare l’ordine e la sicurezza nelle nostre città, tutelando la salute pubblica (se la prostituzione sarà regolamentata, lo sarà anche sul piano della salute delle prostitute e, quindi, dei clienti; ndr). Contrastando, nel contempo, la criminalità organizzata, che trae linfa dal fenomeno, bloccando la tratta delle schiave del sesso, soprattutto dai paesi poveri del mondo”.
La tassazione della prostituzione, una volta abrogata la Merlin, potrebbe portare una quota di risorse stimate in grado di pagare l’asilo ai bambini dell’intero Paese. Per fare questo è, però, necessario che i cittadini si rechino a firmare per il referendum: nei banchetti organizzati dalla Lega Nord in tutti i comuni, a fine giugno, ed in tutti gli uffici comunali entro il 4 luglio, data ultima per vincere questa battaglia di civiltà.