Prosegue la raccolta firme promossa dalla Cisl per un fisco più equo e giusto. Si può firmare in tutte le 27 sedi Cisl di Modena e provincia e presso i Comuni. È sufficiente presentarsi con un documento valido (carta d’identità o patente di guida) ed essere iscritti alle liste elettorali. Per spiegare le sue proposte, fino a inizio luglio la Cisl allestisce tavoli e gazebo nei mercati settimanali e in altre iniziative pubbliche. I punti principali del progetto di legge di iniziativa popolare per una riforma del fisco sono: bonus di mille euro, nuovo assegno familiare, un’imposta sulla grande ricchezza netta, fiscalità locale al servizio del cittadino, riduzione dell’evasione fiscale. La Cisl propone l’introduzione di un bonus di mille euro annui per tutti i contribuenti con reddito individuale fino a 40 mila euro e un bonus di ammontare ridotto e, via via, decrescente per chi ha redditi compresi~tra 40 e 50 mila euro. «L’obiettivo è allargare l’azione in parte avviata con gli 80 euro del governo, ampliando la platea dei beneficiari», spiega il segretario generale della Cisl Emilia Centrale William Ballotta, che chiede di ripensare il fisco per la famiglia con una maggiore equità distributiva e l’introduzione di un nuovo assegno familiare che superi, accorpandoli, gli attuali assegni familiari e le detrazioni per i figli e per il coniuge a carico. «C’è bisogno di un nuovo sistema di detrazioni d’imposta che cresca al crescere dei carichi familiari e si riduca all’aumentare del reddito», dice Ballotta. Inoltre la Cisl chiede una grande operazione redistributiva di ricchezza a favore di chi lavora, dei pensionati e delle aree sociali medio-basse per correggere le disuguaglianze. «La concentrazione della ricchezza mobiliare e immobiliare è aumentata in modo esponenziale, mentre il lavoro è sempre più tassato – sottolinea Ballotta – Va introdotta un’imposta ordinaria sulla grande ricchezza netta che cresca al crescere della ricchezza mobiliare e immobiliare complessiva, con esclusione delle prime case e dei titoli di Stato». Per la Cisl è indispensabile una nuova regolazione delle imposte e tasse locali che preveda un tetto complessivo di tassazione, collegando più chiaramente ciò che si paga alla fruizione dei servizi sul territorio. «All’aumentare della fiscalità locale – spiega Ballotta – il cittadino deve ottenere una corrispondente riduzione del prelievo fiscale nazionale». Infine, ma non meno importante, la Cisl sollecita la lotta all’evasione fiscale, che comporta minori entrate per oltre 180 miliardi di euro l’anno e un maggiore carico su chi le tasse le paga. «Bisogna rafforzare le sanzioni amministrative e penali, aumentare i controlli, migliorare la tracciabilità dei pagamenti e l’utilizzo delle carte di credito senza costi aggiuntivi per le famiglie. Inoltre occorre introdurre meccanismi di contrasto di interesse che consentano a chi compra – conclude Ballotta – di portare in detrazione la relativa spesa, facendo emergere il fatturato oggi occultato».