L’Assemblea legislativa regionale ha approvato, con il voto favorevole della maggioranza, Pd e Sel, e del Gruppo M5s (astenuti Ln, Fi e Fdi), il bilancio di previsione 2015 e pluriennale2015-17 dell’Istituto regionale per i beni artistici culturali e naturali (Ibacn).

La principale novità è nel finanziamento della L.r. 18/2000 (Norme in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali): per il 2015 vengono stanziati 3,5 milioni di euro per l’attuazione dei piani museale, bibliotecario e archivistico, a fronte dei 600mila euro stanziati annualmente dal 2010 al 2014. Ciò consentirà all’Ibacn di far fronte alle attività di inventariazione, catalogazione, sviluppo delle piattaforme applicative a disposizione di tutte le istituzioni culturali emiliano-romagnole. Più limitato (100mila euro) ma significativo è un altro incremento nello stanziamento regionale per l’Istituto, quello che riguarda il fondo dedicato alla tutela e valorizzazione dei dialetti, privo di risorse nell’ultimo biennio e rilanciato dopo l’approvazione della L.r. 16/2014. Vengono confermate le azioni previste nel piano per la tutela di esemplari arborei di notevole pregio (L.r. 2/1977) e quelle previste per l’esercizio della funzione di “archiviazione e conservazione digitale dei documenti informatici” (L.r. 29/1995). Altra conferma riguarda lo stanziamento di 400mila euro per il fondo di funzionamento dell’Istituto (si tratta della stessa cifra dal 2010). Complessivamente, il bilancio delle attività ammonta a 4.170.000 euro, rispetto a 1.525.000 euro nel 2014, e l’inversione di tendenza riporta in prossimità di quanto veniva stanziato nel 2010 (5.315.000 euro).

Giulia Gibertoni (M5s) si è detta d’accordo con la volontà “di assicurare la piena funzionalità ed efficienza di un Istituto su cui, tuttavia, occorrerà svolgere al più presto un ragionamento approfondito, a fronte di un’evidente perdita di senso e smarrimento delle funzioni fondamentali”. Secondo la consigliera, “l’Ibacn ha abbandonato la tutela del paesaggio, che era stata una delle sue essenziali ragioni d’essere, per meri compiti di rappresentanza”.
Massimiliano Pompignoli (Ln) ha motivato il voto di astensione del suo Gruppo: “Nostro compito– ha detto– sarà quello di valutare, il prossimo anno, il bilancio dell’Istituto e di controllare se i finanziamenti sono stati spesi bene”.
Il presidente della commissione Cultura, Giuseppe Paruolo, dopo aver sottolineato “il passato importante e significativo dell’Istituto”, ha auspicato un impegno di tutti perché “possa lavorare positivamente per essere sempre più all’altezza dei suoi fasti passati e per affrontare le sfide future”.