E’ uno sguardo ampio sull’economia reggiana, ma anche sulle nuove fragilità che si manifestano sul versante della coesione sociale, quello che offrirà la tredicesima Giornata dell’Economia promossa dalla Camera di Commercio ed in programma lunedì 8 giugno nella Sala degli Specchi del Teatro Valli alle 16,30.
“Una realtà, quella reggiana – spiega il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – che continua a soffrire, ma che registra anche segnali di ripresa che vanno accompagnati da nuove scelte che coinvolgono tutti i soggetti economici, sociali, politici e istituzionali e definiscano con chiarezza su quali priorità si debba oggi lavorare”.
I dati sulle sofferenze e sui miglioramenti dell’economia reggiana sono chiari. Gli “Scenari per le economie locali” di Prometeia parlano di una crescita del Pil provinciale dello 0,4% nel 2014, mentre le previsioni per il 2015 parlano di un +1,2%, con situazioni che restano comunque fortemente differenziate tra i comparti: il valore aggiunto delle costruzioni, ad esempio, ha registrato un ulteriore calo dell’1,3%, mentre per l’industria in senso stretto si è registrato un +0,5% che, finalmente, interrompe un ciclo di due anni negativi.
E in questo alternarsi di situazioni critiche e “ripresine” – come le definisce lo stesso Landi – si inseriscono i risultati record raggiunti dalle esportazioni (+4%), il cui valore si è portato vicino ai 9 miliardi (oltre il 60% del valore aggiunto reggiano), ma anche quella questione occupazionale che – dice il presidente della Camera di Commercio – “rappresenta uno dei dati più gravi della nostra economia, con un tasso di disoccupazione che in un anno è salito dal 5,9% al 6,6%”.
“Siamo evidentemente ben lontani – spiega Landi – da un dato regionale che si colloca all’8,3% e da quello nazionale attestato al 12,7%, ma nell’aumento della disoccupazione, già di per sé allarmante, si inserisce anche il forte aumento della percentuale di giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni che sono senza lavoro, con un balzo dal 26,4% al 33,5% tra il 2013 e il 2014”.
“Ecco perché – sottolinea Landi – occorre concentrarsi su priorità di lavoro condivise, che da una parte affrontino le emergenze che permangono e, dall’altro, irrobustiscano i segnali di ripresa che si manifestano anche sulla stessa occupazione, prevista in aumento dell’1% nel 2015”.
Molte le indicazioni che Landi offrirà in apertura della Giornata dell’Economia di lunedì 8 giugno (tra i relatori Lucio Caracciolo, direttore di Limes, rivista italiana di geopolitica), con un accento particolare sul tema dell’internazionalizzazione, dell’innovazione tecnologica e della ricerca.
“E’ su questi fronti – osserva il presidente della Camera di Commercio – che abbiamo investito la quota più consistente delle risorse camerali: da una parte, infatti, è ancora troppo limitata la platea di imprese che esportano (poco più di 3.500), quando vi è un’alta percentuale di aziende che presentano le stesse caratteristiche e potrebbero avviare nuovi flussi commerciali nel mondo, consolidando l’enorme beneficio che ricade sull’economia e sul lavoro (e quindi anche sui servizi e sull’attrattività del territorio per nuovi investimenti) proprio grazie ai rapporti con l’estero; dall’altra parte occorre sostenere le imprese ad ampliare i loro orizzonti, visto che oggi il 54% delle aziende reggiane esportatrici è presente in un solo Paese estero”.
“Con 1,5 milioni destinati all’internazionalizzazione, 1,8 milioni per l’innovazione tecnologica e 700.000 euro per la ricerca e sviluppo – osserva Landi – puntiamo allora ad uno sviluppo che non abbia le caratteristiche del “mordi e fuggi”, ma ad accrescere su tutti i versanti, e stabilmente, la competitività delle nostre imprese, che grazie a ricerca e innovazione possono meglio cogliere anche le nuove opportunità che lentamente si vanno profilando anche sul mercato interno”.
Proprio di opportunità e prospettive, di “tracce geoeconomiche” da seguire nel mondo e del “fare impresa nel mondo che cambia” parleranno lunedì al Valli Lucio Caracciolo (direttore di Limes, rivista italiana di geopolitica), Vittorio Borelli (presidente di Confindustria Ceramica), Roberto Nicastro, direttore generale di UniCredit, e Vincenzo Perrone, amministratore delegato di Lombardini srl.