Bologna, il Biografilm 2015 apre con il cinema al femminileVenerdì 5 giugno 2015 l’undicesima edizione di Biografilm Festival | International Celebration of Lives, il primo evento internazionale interamente dedicato alle biografie e ai racconti di vita, apre con una giornata tutta al femminile.

Alle 19.00 al Cinema Lumière (Sala Scorsese) si terrà l’anteprima italiana di Iris, il nuovo film del compianto maestro del direct cinema Albert Maysles che ritrae a tratti vivaci la 93enne Iris Apfel e ormai da sessant’anni interior designer e fashion guru della Grande Mela. Un film sulla creatività, sulla potenza di uno spirito libero, ispirato, inesauribile, primo appuntamento dell’omaggio che Biografilm dedica quest’anno a Maysles: sabato 6 saranno proiettati anche Gimme Shelter, storico documentario sui Rolling Stones, e la pietra miliare Grey Gardens, un ritratto inedito di Jackie Kennedy attraverso lo sguardo e le parole di sua zia Edith Bouvier Beale e sua cugina Edie. Sarà ospite di Biografilm e prenderà parte a tutte le proiezioni dell’omaggio Rebekah Maysles, figlia di Albert. All’anteprima di Iris parteciperanno anche Gillian Walker, moglie di Maysles e la co-produttrice del film Laura Coxson.

Alle 20.00 al Cinema Arlecchino si terrà l’evento di apertura del Festival con l’anteprima italiana, a poche settimane dalla première mondiale a Cannes, in collaborazione con Nexo Digital e Good Films, di Amy – The Girl Behind the Name, il documentario su Amy Winehouse diretto dal regista premio BAFTA Asif Kapadia (Senna, The Warrior). Si tratta di un evento esclusivo riservato ai Biografilm Follower (informazioni sulla tessera follower su www.biografilm.it/follower e al desk accoglienza). Amy sarà distribuito in Italia il 15, 16 e 17 settembre da Nexo Digital e Good Films per celebrare quello che sarebbe stato il compleanno della cantante, nata il 14 settembre del 1983. La prevendite per l’uscita cinematografica nazionale sono aperte, la lista delle sale in cui sarà possibile vedere il film è disponibile e in costante aggiornamento su www.nexodigital.it.

Altro appuntamento al femminile della giornata sarà la proiezione di The Second Mother (in uscita in questi giorni nelle sale italiane per BIM Distribuzione con il titolo È arrivata mia figlia) alle ore 21 al Cinema Lumière (Sala Scorsese) alla presenza della regista Anna Muylaert. Primo film della sezione Biografilm World Wide, che presenterà sia documentari che film di fiction, The Second Mother intreccia una profonda riflessione sul rapporto madre-figlia al racconto di come le differenze sociali e generazionali influenzano i nostri destini: Val è impiegata come domestica presso una ricca famiglia di San Paolo. Per questo Jessica, sua figlia, è cresciuta lontana da lei. Allo stesso tempo è diventata una seconda madre per Fabinho, il bambino a cui ha fatto da balia. Una sorta di equilibrio, almeno finché Jessica annuncia il suo arrivo in città per entrare all’Università di San Paolo…

Anche il concerto del Bio Parco, la rassegna di eventi fuori sala di Biografilm Festival che quest’anno illumina il Parco del Cavaticcio dal 29 maggio al 16 giugno, è al femminile: protagonista e madrina della festa d’inaugurazione di Biografilm 2015 sarà la cantautrice Meg, che presenterà per la prima volta dal vivio il suo nuovo album da solista, Imperfezione. “Imperfezione” è nato dagli stimoli ricevuti in anni di viaggi ed esperienze, e Meg si è dedicata alla scrittura, agli arrangiamenti e alla produzione fidandosi del suo istinto e abbandonando al contempo gli aspetti più razionali della sua personalità. Del resto, come sostiene la stessa cantautrice, “la parte razionale può essere molto distruttiva, mentre sono le parti imperfette quelle più vitali, che mi fanno sentire felice”.

«La perfezione è assenza di libertà è archetipo fermo, immobile. Aspirare alla perfezione è aspirare a diventare come statua di cera. La perfezione è sempre uguale a se stessa, l’imperfezione invece è unica e sempre in movimento. Ed è lì che voglio stare: migliorarsi è trasformarsi spesso, conoscendo i propri difetti, ed è quella è la via maestra secondo me per cercare la propria felicità. Io la cerco d’istinto.

La vita di recente mi ha addestrato a riconoscere la bellezza dell’imperfezione, e da allora mi sento più umana, come se sentissi meglio le mie ossa, la mia carne e il mio sangue.

Le imperfezioni di un viso, le occhiaie, le pance che vivono finalmente sotto il peso della gravità, sono la quintessenza dell’essere umani, evviva! Nulla è più sensuale dell’imperfezione!»