Tra le numerosi iniziative messe in campo dai politici italiani contro la pedofilia, spicca quella di Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e fondatore dell’associazione “Europa dei Diritti”, che ha proposto al Parlamento Europeo, attraverso la Dichiarazione 29, di creare un sistema europeo di allarme rapido (SARE) contro pedofili e molestatori sessuali. Se ne parla sul sito dell’Associazione di Aderenti Nazionali per la Tutela dei Minori (http://www.adiantum.it/public/836-tiziano-motti-(parlamento-ue)–ora-un-sistema-allarme-ue-contro-gli-abusi-on-line.asp) . L’obiettivo della proposta contenuta nella risoluzione, è quello di limitare il raggio d’azione dei pedofili in rete ponendo l’obbligo per i fornitori di servizi di conservare i dati relativi a un collegamento per garantire la sicurezza dei nostri ragazzi. Un progetto interessante, che accetta una limitazione della privacy a tutto vantaggio della sicurezza dei nostri figli. La pedofilia online è una piaga reale e concreta anche in Italia e per sconfiggerla non bisogna mettere la testa sotto la sabbia, ma trovare iniziative concrete atte a sconfiggerla. I numeri legati alla pedofilia online sono impressionanti: in Italia l’11 per cento dei giovani che frequenta le chat ha avuto almeno un contatto con un pedofilo e tre su quattro non lo comunicano per vergogna; il 79% dei minorenni naviga su Internet e di questi solo il 23% è lo fa con la supervisione di un adulto, mentre il 47% dei ragazzi tra 10 e 14 anni ha immesso foto a sfondo sessuale di se stesso o amici in rete.