L’accordo di massima con le banche creditrici, ancora da approvare da parte degli organi deliberanti degli istituti di credito, che rappresenta l’ultimo tassello indispensabile, salvo ulteriori minimi aggiustamenti che dovessero rendersi necessari nel tempo, che permette ad Sgp di presentare con la totalità degli elementi necessari la modifica al piano concordatario approvata dal Consiglio comunale lo scorso 30 aprile. Questo è quanto è stato approvato, nella serata di ieri, dal Consiglio Comunale di Sassuolo.
“Occorre aver bene in mente cosa avevamo in mano – ha chiarito il Sindaco di Sassuolo Claudio Pistoni – per capire come e con quale logica siamo arrivati a questo punto. Sgp contava mutui residui stipulati prima del 2009 per svariati milioni di euro, ai quali dopo quella data sono stati aggiunti 18 milioni di € di un mutuo con fidejussione pronta chiamata stipulato per pagare debiti e bollette scadute, 3 milioni di € di un prestito da restituire in due anni ed un costo del concordato che si aggira sul milione e settecento mila euro; tutto questo con 17 milioni di € di debiti prontamente esigibili nei confronti dei fornitori. Quando ci siamo insediati abbiamo trovato un Concordato in Continuità che portava danni alle casse comunali per una cifra che oscilla tra i 12 e i 15 milioni di euro, perché non rispettava il patto di stabilità e perché era seriamente difficile poter pensare di stipulare un ulteriore mutuo da 26 milioni di €. Alla sistemazione di questo disastro ci siamo concentrati, a testa bassa, da quasi un anno a questa parte ottenendo la modifica di un piano concordatario che, dopo il vaglio del Tribunale, delle banche e l’omologa dei creditori, ha il merito di stare in piedi sulle sue gambe senza creare danni irreparabili alle casse comunali”
Nei giorni scorsi, poi, è arrivata relazione a firma del Commissario Giudiziale rivolta a tutti i creditori di Sgp.
“Un vero e proprio colpo di teatro – commenta il Sindaco Claudio Pistoni – da parte di chi fino ad un anno fa era alla guida del comune, che ha stilato quel piano che avrebbe causato al Comune un danno dai 12 ai 15 milioni di euro. La lettera del Commissario Giudiziale che sostanzialmente conferma quanto noi abbiamo detto ribadito, cioè che il piano di prima non stava in piedi e che quindi era necessario modificarlo e presentarlo ai creditori in adunanza, come una sorpresa, una cosa tenuta nascosta appositamente dalla Giunta al consiglio comunale; dimenticando che l’Amministratore Unico di Sgp Corrado Cavallini, proprio la sera prima, alla Commissione aveva correttamente illustrato i contenuti della lettera, anticipandone l’arrivo e chiarendo come fosse doveroso il suo invio da parte del Commissario perché prendeva atto dell’abbandono della prima ipotesi di piano ed annunciava ai creditori chiamati all’adunanza una modifica. E’ stato detto che quella lettera sanciva la fine delle speranze di salvezza di Sgp: l’Amministrazione Comunale scommette sul contrario, scommette sul fatto che solamente con quelle modifiche apportate in un anno di lavoro Sgp potrà avere speranze di salvezza con la certezza di mantenere in equilibrio i conti comunali; il tempo dirà chi ha ragione”.