Centinaia di studenti di elementari e medie arrivati da tutta l’Emilia Romagna hanno affollato Piazza Einaudi a Ravenna per scoprire i laboratori di Bonificalab e per partecipare alla grande festa di premiazione annuale del Concorso di URBER “Acqua e Territorio”. Con l’animazione coinvolgente dei giovanissimi di Radioimmaginaria, capaci di interagire con gli alunni delle primarie e secondarie che hanno preso parte alla settima edizione della manifestazione e con le istituzioni presenti, tra cui l’Assessore alla Difesa del Suolo Paola Gazzolo e il presidente di URBER Massimiliano Pederzoli, riconoscimento dopo riconoscimento, si sono potuti apprezzare gli ottimi lavori ideati dai ragazzi sul tema dell’insicurezza per chi vive nelle zone sotto lo scacco del dissesto idrogeologico.
Al Teatro Alighieri di Ravenna sono stati dunque premiati gli studenti vincitori della settima edizione di Acqua e Territorio, i quali con foto, slogan, progetti video e multimediali, hanno reso perfettamente il lavoro della bonifica: in particolare, Modena ha portato a casa due premi su nove.
Del comprensorio di Burana si è classificata prima la studentessa Erika Rega della classe 2^A Medie Ferraris per la migliore fotografia a livello regionale: “Piove, cosa succede là fuori?”. La scuola primaria di Fiumalbo (classi 3^, 4^ e 5^) si è classificata prima in regione con il logo “Acqua sicura, montagna sicura…con i Consorzi di Bonifica e con la collaborazione degli abitanti… diamoci una mano”.
Il Presidente del Burana Francesco Vincenzi afferma: ”come insegna lo slogan del concorso di quest’anno dedicato alle scuole, l’acqua va gestita con attenzione affinché da risorsa non diventi una minaccia. Gli stessi canali che allontanano l’acqua di pioggia e neve in inverno difendendo il territorio dagli allagamenti, in estate lo riforniscono di acqua preziosa per agricoltura e ambiente. Per noi, cade in questi giorni il terzo anniversario del terremoto: se contro l’imponderabile non si può nulla, abbiamo però dimostrato che dove l’uomo può agire lo fa, come nella ricostruzione di impianti e canali danneggiati, bene e a tempi di record. Così come se è vero che non possiamo controllare pioggia e siccità, con un lavoro costante e quotidiano ci impegniamo ogni giorno per allontanare l’acqua quando è troppa e portarla quando manca. Gli elaborati dei ragazzi dimostrano una consapevolezza dell’importanza del nostro lavoro che stupisce anche noi adulti e ci rende orgogliosi del lavoro che facciamo nelle scuole. Inoltre abbiamo visto premiato anche il lavoro dei bambini di Fiumalbo che da alcuni anni, insieme a tante altre classi dell’appennino modenese e della pianura, partecipano attivamente alle visite guidate alle opere idrauliche del Burana e richiedono le nostre lezioni in classe”.
“L’incremento progressivo del dissesto idrogeologico minaccia il nostro territorio dall’Appennino al Po passando per tutta la pianura. Le frane in montagna e gli argini a valle necessitano di un monitoraggio costante e soprattutto di una prevenzione seria, concertata, concreta e quotidiana ha infine sottolineato il presidente dell’Unione delle Bonifiche dell’Emilia Romagna Massimiliano Pederzoli -. I giovani rappresentano il nostro futuro e sensibilizzarli sulla reale conoscenza del contesto in cui vivono con queste iniziative che ripetiamo da anni non è soltanto una delle possibilità che noi dei Consorzi di Bonifica dell’Emilia Romagna abbiamo, per noi è e deve essere sempre un imperativo categorico”.