Imola, “truffa dell’asfalto”: due persone denunciate dai CarabinieriI Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola, coadiuvati dalla Polizia Municipale di Castel Guelfo, hanno denunciato un 35enne e un 34enne irlandesi, senza fissa dimora, per truffa in concorso. La mattina del 5 maggio scorso, un 45enne di Castel San Pietro Terme vide arrivare a casa due individui dall’accento inglese e dai capelli rossi che si erano presentati come tecnici specializzati nel rifacimento del manto stradale. Parlando con i due soggetti, il 45enne si faceva convincere ad iniziare l’opera di riasfalto del vialetto privato al costo di 600 euro. I lavori iniziavano e si concludevano dopo qualche ora con l’emissione di una fattura di 4.880 euro. Il 45enne, data la pessima esecuzione dei lavori non a regola d’arte ed eseguiti con materiali scadenti, inizialmente si rifiutava di pagare una cifra così alta, poi, di fronte alla pressione psicologica dei due “specialisti”, si trovava costretto ad emettere a loro favore un assegno con l’importo richiesto. Il giorno dopo, gli inquirenti venivano a conoscenza che le stesse persone avevano proposto di asfaltare il piazzale a un cittadino di Castel Guelfo, il quale, però, si era preso un giorno di tempo per decidere. Il nuovo cliente, sospettando qualcosa di losco, si era rivolto a un agente della Polizia Municipale del luogo che lo aveva messo in guardia, informandolo sull’esistenza di un sodalizio di criminali stranieri, tra cui proprio due soggetti dai capelli rossi, specializzati nella cosiddetta truffa dell’asfalto. Alle ore 15.00 del 7 maggio, i due soggetti tornavano a Castel Guelfo con una squadra di sette operai composta da cinque polacchi, un irlandese e uno slovacco. Ad attenderli, però, oltre al cliente, trovavano anche i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola che identificavano tutti i soggetti, compreso gli autori della truffa, i due irlandesi che perquisiti venivano trovati in possesso di una valigetta “24 ore” con all’interno una ventina di fatture in bianco e un timbro relativo a una ditta di Sassuolo, nei cui confronti sono stati avviati approfondimenti investigativi.

I militari stanno verificando altre eventuali truffe poste in essere nell’imolese.