Graziosi-al-lavoroTre scuole di Modena e provincia coinvolte nella valorizzazione del territorio intorno a un progetto premiato, sviluppato tra le iniziative di Modena per Expo. È il progetto “Graziosi around”, promosso dall’Istituto superiore d’arte “Venturi” e dal Museo civico d’arte di Modena, e vincitore del concorso di idee “Io amo i Beni culturali” dell’Ibc (Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna). Si tratta di un itinerario crossmediale che porta a scoprire – con una mappa, app e strumenti web interattivi collegati a un sito internet – le opere di Giuseppe Graziosi presenti in città, esplorando insieme l’artista e il suo tempo. “Graziosi around” si presenta nel fine settimana con due tour a piedi sabato 9 e uno in bici domenica 10 maggio.

Sabato, con partenza alle 16.30 e alle 17 da Palazzo dei Musei, si viene guidati nel centro di Modena da studenti del Venturi fino al Mercato Albinelli, dove gli studenti dell’Alberghiero di Serramazzoni avranno preparato un particolare buffet con ricette legate all’artista e al contesto in cui ha operato. Domenica 10 maggio, invece, insieme con gli studenti dell’Istituto agrario Spallanzani di Vignola e in collaborazione con la Fiab (Federazione amici della bicicletta) si può affrontare un itinerario cicloturistico che parte dalla Fontana dei due fiumi in largo Garibaldi per arrivare fino a Savignano sul Panaro, dove Graziosi è nato nel 1879, andando a scoprire i luoghi ritratti dall’artista e le opere presenti sul territorio. Nel gruppo anche gli insegnanti di storia dell’arte Enrico Lenzi ed Enzo Pancaldi.

Sabato 9 maggio, all’inaugurazione dell’itinerario con tour, si presentano foto e videoinstallazioni realizzate dagli studenti del Venturi, esposte alla Gipsoteca di Palazzo dei Musei, alla Galleria delle Statue di via Belle arti e al Mercato Albinelli.

Il progetto è stato presentato in conferenza stampa alla Gipsoteca di Palazzo dei Musei oggi, 8 maggio, da Gianpietro Cavazza, vicesindaco di Modena e assessore alla Cultura, Francesca Piccinini, direttrice dei Musei civici, Valentina Galloni, dell’Ibc e Giovanna Morini, dirigente scolastico del Venturi. “Graziosi around – ha sottolineato l’assessore – è un buon esempio di un incrocio concreto e virtuoso tra scuola e patrimonio culturale, tra studenti e addetti ai lavori, che ha cretao uno strumento a disposizione in modo permanente di cittadini e turisti”. Le mappe con Qr code saranno infatti disponibili all’Ufficio informazioni turistiche Iat di piazza Grande e all’Infopoint di Palazzo dei Musei, mentre le app e i contenuti multimediali restano sul sito internet (www.graziosiaround.it) al quale si accederà con link dai siti di promozione della città.

Tra le realtà coinvolte l’Istituto Alberghiero e di ristorazione di Serramazzoni, l’Istituto per le Tecnologie agrarie Spallanzani di Vignola, il Comune di Savignano sul Panaro, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta, il Mercato Coperto Albinelli, l’agenzia Intersezione e Cotamo Radio Taxi, che sulle vetture ospiterà immagini promozionali.

Artista versatile e sperimentatore, Graziosi fu scultore, pittore, grafico e fotografo. Nonostante la lunga permanenza a Milano e a Firenze (dove morì nel 1942), non perse mai i contatti con Modena, continuando a partecipare alle più importanti vicende culturali e rassegne, e realizzando importanti monumenti. Il suo lascito alla città è una trama di opere pubbliche integrate al tessuto cittadino e la Gipsoteca a lui intitolata di Palazzo dei Musei, che conserva un’importante raccolta di opere scultoree, pittoriche e grafiche donate al Museo civico d’arte dagli eredi.

Tra i luoghi “georeferenziati” nelle mappe di “Graziosi around” ci sono la Galleria delle Statue di via Belle Arti, dove l’artista ha compiuto l’apprendistato artistico, la fontana dei due fiumi di largo Garibaldi, la Gipsoteca, la fontana della Ninfa di piazzetta S. Giacomo, il S. Francesco di corso Canalchiaro, le divinità di Palazzo Ducale, il Cristo del Duomo e le opere a Palazzo Comunale, in piazza XX settembre e al Mercato Albinelli. Queste le tappe dell’itinerario crossmediale che connette opere e luoghi mettendo in evidenza come la città si è trasformata nel corso del Novecento. A renderlo possibile una mappa tematica cartacea collegata al web tramite l’utilizzo di codici QR, una app, video, interviste e repertori fotografici disponibili sul sito (www.graziosiaround.it), sulla pagina facebook Graziosi Around e su Instagram graziosiaround.

TRE SCUOLE ASSIEME AL MUSEO CIVICO D’ARTE

Il Venturi di Modena, l’alberghiero di Serramazzoni; lo Spallanzani di Vignola. I loro studenti e insegnanti hanno messo le rispettive arti in un progetto innovativo

L’Istituto d’arte Venturi di Modena, promotore con il Museo civico d’arte di “Graziosi around” vincitore del concorso Ibc “Io amo i beni culturali”; l’Istituto alberghiero e di ristorazione di Serramazzoni; l’Istituto agrario “Spallanzani” di Vignola. Sono le tre scuole di Modena e provincia che con insegnanti e studenti danno vita al progetto innovativo che porta alla scoperta dell’arte di Graziosi. Dopo una necessaria fase di studio sulla figura dell’artista a cura del Museo civico d’arte, i tre istituti coinvolti hanno portato avanti con i professori azioni che corrispondono alle proprie specificità. L’Istituto superiore d’arte “Venturi”, scuola capofila del progetto, si è occupato della mappatura delle opere che costituiscono l’itinerario, della redazione di schede e testi per la mappa cartacea e il sito web, della realizzazione di supporti comunicativi e della grafica coordinata, tra cui il logo (ideato dalla studentessa Serena Gennari), le pagine facebook e instagram, e la produzione di reportage fotografici e videoinstallazioni. I prodotti grafici e multimediali elaborati dagli studenti delle quarte E e H, dalla terza P e dalla quinta M – col coordinamento di Antonella Battilani e la collaborazione di Gabriella Morico, Vittoria Maiocco, Maria Menziani, Eugenia Martini, Andrea Tedeschi – costituiscono uno strumento che incrocia diversi supporti e canali di comunicazione permettendo un’esplorazione completa del tema.

L’Istituto alberghiero e di ristorazione ha proposto invece una ricerca sulle abitudini alimentari e le ricette di origine contadina in un periodo compreso tra la fine dell’800 e la prima metà del ‘900, quando fu attivo Giuseppe Graziosi. La ricerca ha comportato un approfondimento sull’evoluzione del gusto e delle tendenze gastronomiche, che hanno precorso l’affermarsi di una “Ristorazione” codificata. È a cura degli allievi dell’Istituto il buffet organizzato al Mercato Coperto Albinelli sabato 9 maggio al termine del tour. Nella stessa occasione saranno distribuite ricette collezionabili

L’Istituto agrario “Spallanzani” di Vignola ha, infine, focalizzato la propria attenzione sull’intimo rapporto tra Graziosi e Savignano sul Panaro, terra d’origine dell’artista, con un’attenzione particolare alla trasformazione del paesaggio. A questi aspetti sarà dedicato l’itinerario cicloturistico del 10 maggio da Modena e a Savignano per scoprire i luoghi ritratti dall’artista e le opere presenti sul territorio savignanese con gli studenti dello “Spallanzani”, e con la guida di Enrico Lenzi e Giorgio Pancaldi, insegnanti di storia dell’arte. Organizzato da Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta sezione di Modena) e dal Comune di Svignano, l’itinerario parte da largo Garibaldi (davanti alla Fontana dei due fiumi) e arriva a Savignano alle 11.30. Sarà possibile effettuare un percorso intermedio, con partenza e ritrovo con gli altri partecipanti, a Spilamberto alle 10.30, nella piazza del Torrione. (Per partecipare è necessario contattare i referenti Fiab al 338 3488082, essere in buone condizioni fisiche ed avere una bicicletta efficiente. Assicurazione obbligatoria al costo di 3 euro). Seguirà un buffet a cura dell’associazione Amici del Mulino di Savignano sul Panaro.

SCOPRIRE LE OPERE NEL CUORE DI MODENA

Dalla Gipsoteca di Palazzo dei Musei alla fontana della Ninfa a quella dei due fiumi, passando per il Mercato Albinelli e la Galleria del Venturi, fino a S. Francesco e Duomo

Il progetto “Graziosi Around”, realizzato dall’Istituto d’arte Venturi con il Museo civico d’arte di Modena, propone a cittadini e turisti un itinerario basato su mappe e app, per scoprire le opere di Giuseppe Graziosi collocate negli spazi cittadini modenesi anche in una sorta di museo scultoreo all’aperto.

Punto di partenza consigliato, lo stesso da cui partono i tour guidati dagli studenti del Venturi sabato 9 maggio alle 16.30 e alle 17, è la Gipsoteca “Giuseppe Graziosi” in cui è possibile ripercorrere le fasi salienti della vicenda artistica dello scultore modenese attraverso numerose opere scultoree, pittoriche e grafiche.

Le tappe successive toccano gli anni del Graziosi maturo e riguardano una serie di fontane, destinate da un lato a valorizzare importanti interventi urbanistici nel centro storico, dall’altra a celebrare la costruzione dell’acquedotto cittadino. Il percorso prosegue in Piazzetta San Giacomo con la “Fontana della Ninfa” del 1926, in origine collocata di fianco al Palazzetto dello Sport; mentre a pochi metri si trova la “Fontana di San Francesco” del 1938 in cui il Santo è colto nell’atto di recitare il Cantico delle Creature. Si prosegue con la monumentale “Fontana dei due fiumi”, l’intervento più prestigioso dell’artista destinato ad abbellire l’ingresso orientale della città con i bronzi dei fiumi Secchia e Panaro. Il percorso prosegue in Piazza Roma dove, sulla balaustra del Palazzo Ducale, Graziosi negli anni ’20 eseguì le divinità Venere, Bacco, Cerere e Vulcano su commissione del Ministero della Guerra. Nella vicina via Belle Arti, all’interno della sede storica dell’Istituto d’Arte Venturi, si trova la Galleria delle Statue con la sua ricca collezione di gessi, sui quali anche Graziosi si formò prima del passaggio a Firenze, Roma e Parigi.

Si prosegue in Duomo dove sull’altare del SS. Sacramento del presbiterio si trova la statua in terracotta del “Redentore”. Nel vicino Palazzo Comunale in piazza Grande si ha la possibilità di scoprire due opere poco note dell’artista: il busto in bronzo del Sindaco Luigi Albinelli e il grande dipinto “Riposo nei campi”. Da Piazza Grande si raggiunge Piazza XX Settembre con il “Putto con l’oca”, copia dell’originale conservato nella Gipsoteca “Giuseppe Graziosi”.

L’itinerario si conclude al Mercato Coperto di via Albinelli dove al centro si trova la fontana con la “Portatrice di frutta” realizzata per far fronte alle necessità igieniche del nuovo mercato coperto.

L’itinerario può essere esteso al Cimitero di San Cataldo in cui si trovano alcune opere tra le più significative della prolifica attività artistica di Graziosi tra cui il celebre “Compianto sul Cristo morto”.

Informazioni sul sito internet del progetto (www.graziosiaround.it), sulla pagina facebook Graziosi Around e su Instagram graziosiaround.

BREVE BIOGRAFIA DELL’ARTISTA MODENESE

Scultore, pittore, grafico e fotografo, nacque a Savignano nel 1879 e morì a Firenze nel 1942. Insegnò scultura anche a Milano e Napoli. Una sua opera monumentale è a Lima

Artista versatile, sperimentatore di tecniche, Graziosi fu attivo come scultore, pittore, grafico e fotografo. Nonostante la permanenza a Firenze e a Milano, l’artista non perderà mai i contatti con Modena, partecipando attivamente alle vicende culturali come dimostrano le numerose opere di carattere monumentale in città.

Nato a Savignano sul Panaro nel 1879, Graziosi compie un prolifico itinerario di studi che da Modena, dove frequenta il Regio Istituto di Belle Arti (nello stabile dell’odierno Venturi), lo porterà a Firenze, Roma e Parigi.

Le opere degli esordi rivelano l’interesse per le tematiche del realismo sociale e per le scene di genere di ambientazione rurale. Gli anni successivi registrano un interesse crescente per l’arte di Rodin e di Millet, al quale subentrerà il richiamo della tradizione figurativa italiana che privilegia i modelli rinascimentali come evidenziano i numerosi nudi femminili. La produzione dell’artista documenta un interesse costante per le tematiche legate alla vita nei campi e quindi al mondo contadino dal quale proveniva.

Parallelamente all’attività artistica, Graziosi intraprende una brillante carriera accademica in qualità di docente di scultura a Milano, Firenze e Napoli. A partire dal 1903 e fino al 1942, Graziosi partecipa regolarmente alle esposizioni internazionali di Venezia.

Il consenso raggiunto dall’artista tra gli anni Venti e Trenta gli valse importanti commissioni pubbliche di carattere monumentale, in Italia e all’estero quali la “Fontana dell’Unione delle Razze” a Lima.

Graziosi muore a Firenze nel 1942 e viene commemorato nel castello di Maranello, dove nel 1936 l’artista aveva trasferito lo studio e le sue opere, in seguito donate dagli eredi al Museo civico d’arte di Modena e ora allestite nella Gipsoteca a lui intitolata.

IL CONCORSO “IO AMO I BENI CULTURALI”

L’iniziativa dell’Ibc è nata nel 2011 per incentivare le idee di valorizzazione innovative e partecipate in collaborazione tra scuole superiori e musei e archivi dell’Emilia Romagna

Il concorso “Io amo i beni culturali” – che ha visto vincitore della quarta edizione il progetto “Graziosi Around” del “Venturi e del Museo civico d’arte di Modena – è nato nel 2011 su iniziativa dell’Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con l’assessorato Scuola, formazione professionale, università e ricerca, lavoro della Regione, l’Usr (Ufficio scolastico regionale per l’Emilia Romagna, il MOdE (Museo officina dell’educazione del Dipartimento di scienze dell’educazione dell’Università di Bologna) con il patrocinio dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.

Sono moltissimi i progetti finora proposti e la selezione avviene attraverso criteri come l’originalità e l’innovazione, la partecipazione attiva degli studenti e la capacità di coinvolgere la comunità territoriale. Ogni progetto vincitore è sostenuto sia finanziariamente che in termini di formazione, documentazione e diffusione.

“Si è deciso di sostenere il progetto modenese ‘Graziosi Around’ – ha spiegato la coordinatrice Valentina Galloni dell’Ibc – per l’attenzione ai nuovi media e la capacità di proporre diversi sguardi disciplinari. L’intreccio di supporti, cartacei e web, consente di raccontare un artista e le sue opere ma anche la città e il territorio in modo interattivo, intrecciando valori simbolici e luoghi reali, fornendo una visione che unisce museo, scuole e territorio in un unico palinsesto ricco di storie e capace di parlare alla comunità a vari livelli comunicativi”.

L’obiettivo del concorso, infatti, è avvicinare i giovani al patrimonio culturale e alle istituzioni che lo conservano, favorendo la loro partecipazione attiva e creativa e sostenendo la crescita di cittadini autonomi e consapevoli.

I musei e gli archivi della regione vengono invitati a unirsi in partenariato con le scuole secondarie per presentare un progetto che nell’anno scolastico successivo valorizzi il museo o l’archivio prescelto, o un bene culturale sul territorio. Sono poi ragazzi e ragazze, insieme a insegnanti e funzionari delle istituzioni coinvolte, a mettersi al lavoro per realizzare nuove forme di comunicazione e di valorizzazione innovativa, sviluppando competenze personali, sociali e civiche.

Nelle sue diverse edizioni, il concorso è arrivato a coinvolgere migliaia di studenti, che hanno lavorato con centinaia di istituzioni culturali, enti e associazioni, capillarmente diffusi in tutta la regione, per riappropriarsi del patrimonio culturale del loro territorio, diventando protagonisti della sua valorizzazione.

Ragazze e ragazzi, nel corso degli anni, hanno realizzato e curato in tutte le fasi progetti come e-book, audioguide, video, mappe interattive ed emotive, manufatti e oggetti di design, xilografie e bassorilievi, percorsi didattici, siti internet, progetti di promozione turistica, ricostruzioni virtuali, cataloghi ed esposizioni.

Attualmente sono in via di svolgimento i progetti vincitori della IV edizione ed è uscito il bando per la V edizione che riguarderà il prossimo anno scolastico.

Maggiori informazioni sul sito web dell’Ibc (www.ibc.regione.emilia-romagna.it).