UniCredit ha deciso di applicare, per la concessione di prestiti e mutui a clienti privati, gli stessi criteri di valutazione finora adottati per i lavoratori con contratto a tempo indeterminato anche ai lavoratori che godranno del nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, recentemente introdotto dalla riforma del lavoro.
Per la banca, infatti, la nuova forma contrattuale prevista dal decreto legislativo 4 marzo 2013 n°23 (meglio conosciuto come “JOBS Act”) è del tutto equiparata a quella fin qui prevalente, sia dal punto di vista della valutazione creditizia che dell’offerta commerciale.
“Ciò significa – ha sottolineato Gabriele Piccini Country Chairman Italy – che i nuovi assunti, superato il periodo di prova, potranno accedere a mutui e prestiti secondo i criteri normalmente in uso, che in linea con le evoluzioni del mondo del lavoro valorizzano la continuità lavorativa indipendentemente dalla tipologia di contratto e dalla dimensione aziendale. La decisione conferma l’impegno di UniCredit a supporto delle necessità finanziarie dei privati e delle famiglie, testimoniato anche dalla crescita (+111%) dell’erogazione di mutui residenziali nel corso del 2014”.