Per l’intero popolo kurdo, il Newroz – il Nuovo Giorno – è il giorno di inizio della primavera ed il loro capodanno.
E’ sempre stato, nella loro storia millenaria, un tradizionale giorno di festa ma sempre più, negli ultimi decenni, è la giornata che ricorda le forme di resistenza alle crescenti repressioni messe in atto contro il popolo kurdo dai vari governi di quell’area mediorientale.
In quest’ultimo periodo, la situazione si è drammaticamente aggravata, con la lacerante guerra civile siriana e, da ultimo, con la cruenta invasione dell’Isis.
La straordinaria resistenza kurda, l’unica che in questi mesi ha saputo arginare e respingere gli attacchi jhiadisti, è simbolicamente rappresentata dalla recente liberazione di Kobane.
La partecipazione di Osservatori Intenazionali – con giornalisti, rappresentanti di onlus, avvocati, sindacalisti – in occasione del Newroz 2015, assume un grande significato di solidarietà e vicinanza ad un popolo tragicamente provato da violenze, massacri, espulsioni territoriali di dimensioni bibliche.
Ma vuole rappresentare pure un sostegno visibile e fattivo, ad un difficilissimo processo di pace, con la sconfitta dell’Isis e l’avvio di un’ampia pacificazione che deve sempre più coinvolgere l’intera comunità internazionale e portare al riconoscimento dell’effettivo ruolo di affidabilità democratica del popolo kurdo.
Anche da Modena, alcuni osservatori parteciperanno a questa iniziativa di impegno solidale.
Gli Osservatori potranno rendersi e rendere conto delle tragiche quotidianità per quelle popolazioni e le centinaia di migliaia di famiglie e profughi, sfuggiti alla persecuzione jhiadista, specie nelle province siriane e turche nel lungo confine di separazione, e che ha attaccato con particolare virulenza le popolazioni kurde, assire e cristiane.
In particolare, saremo accolti e visiteremo la lunga regione kurda prospiciente a Kobane, che va da Urfa, a Mardin, a Suruc (mappa).
Porteremo, insieme all’amicizia e riconoscenza, aiuti e sostegni concreti, come decine di contributi per “borse studio” per sostenere la scuola a ragazze figlie di detenuti o martiri della resistenza e della repressione.
Porteremo, sempre dal modenese, una dozzina di “adozioni a distanza” per bambine e bambini di famiglie gravemente colpite, raccolte dalla Cgil.