tribunale_giustizia_2Si è concluso con due patteggiamenti il processo sulla morte di M.V., 16enne che la mattina del 24 maggio 2013 si sentì male dopo aver assunto ecstasy in casa a Bologna e poi morì al policlinico di Modena dopo tre giorni, nonostante i medici avessero tentato di salvarlo con un trapianto di fegato. Si tratta dello spacciatore che aveva ceduto la dose letale (1 anno e 4 mesi) e l’amico della vittima, all’epoca appena 18enne, che l’aveva comprata e poi offerta al ragazzo (un anno e 6 mesi).

(Ansa)