Cia Emilia Romagna commenta la circolare dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura che chiede il pagamento al 12 Aprile di ogni anno di circa 350 milioni di euro ai produttori prima che gli stessi percepiscano gli importi dovuti della Pac: “Agea con questa disposizione priva le aziende agricole di liquidità, in una fase particolarmente ostile per i loro redditi e soprattutto ancor prima che gli stessi produttori incassino il dovuto in base all’articolo 68. Così si mettono le imprese in ginocchio. Una decisione che non stento a definire incomprensibile e grave”.
E’ il commento di Antonio Dosi, presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori dell’Emilia Romagna, a seguito dellacircolare di Agea del 16 dicembre, che prevede l’obbligo per gli agricoltori assicurati nel 2014 di rimborsare entro il 17 aprile 2015 i Condifesa che hanno anticipato i premi delle polizze collettive, cambiando una procedura consolidata che rinviava tale rimborso al momento successivo all’erogazione ai produttori dei contributi Pac dell’art.68.
“Questa scelta ignora -secondo Dosi- le reali esigenze delle imprese. A poco tempo da scadenze importanti per le aziende è grave imporre loro di cambiare i piani finanziari, chiedendo di pagare circa 350 milioni di euro prima di ricevere i contributi dovuti.
“Tra l’altro -aggiunge il presidente regionale della Cia – questa sgradita novità avviene in un’annata in cui i valori assicurati sono concentrati su produzioni ad alto valore aggiunto che hanno registrato, in molti casi, un crollo dei prezzi di mercato”.
“La decisione di Agea -conclude Dosi- è ancora più pesante considerato che, nell’ambito dell’applicazione degli aiuti diretti, solo per i contributi assicurativi si anticipino le spese, mentre si sta costruendo un sistema, con l’Agenda “Agricoltura 2.0” volto a dare credito per ricevere anticipi sui pagamenti Pac. Quando poi la stessa l’Agenzia per le Erogazioni in agricoltura non ha ancora completato i pagamenti del 2013 destinati a quegli stessi agricoltori cui oggi chiede di anticipare denaro”.