A seguito delle recenti interviste ai negozianti, raccolte dai Consiglieri del MoVimento 5 stelle, è emerso che commercianti, piccoli artigiani e ristoratori sono decisamente preoccupati nel vivere il declino dei centri storici. Le accorate esternazioni rilasciate, dalle piccole ma pregevoli realtà formiginesi, sono riassumibili in un forte senso di abbandono, Alessia Nizzoli ha così presentato un Interrogazione al Sindaco Maria Costi, che riceverà risposta in Consiglio Comunale giovedì 11 dicembre.
I negozianti del centro storico di Formigine, lamentano da tempo il fatto che tutti gli eventi si svolgono esclusivamente in via Trento e Trieste davanti al castello, escludendo Piazza D’Italia, Via Piave, Via Fiume, e seppur ricche di preziose attività, le altre vie adiacenti.
Chi invece quotidianamente a fatica porta avanti la propria attività nelle Frazioni formiginesi, ribadisce la richiesta di un serio interessamento per migliorare la situazione.
E’ un dato di fatto che in Italia ed in tutti i comuni d’Europa si continuino a costruire centri commerciali e strutture sempre più imponenti di ipermercati, questo pone il piccolo negoziante nel mezzo di un impari battaglia per la sopravvivenza dovuta agli infiniti orari di apertura ed ai numeri generati da questi Centri.
Vanno ricordati alcuni aspetti davvero importanti: il negozio di vicinato è da sempre un luogo di ritrovo socializzante e qualificante per il territorio; tra cliente e negoziante si instaura un rapporto di socialità e di fiducia; un tessuto sociale per essere vivo non può privarsi di queste dinamiche realtà.
Presentando quest’interrogazione abbiamo chiesto al Sindaco: se ha intenzione, quest’anno per la prima volta, di organizzare eventi nel periodo natalizio (mercatini, attività culturali, ecc…) anche in Piazza D’Italia in modo da sostenere i negozianti, favorendone la visibilità; se intende sostenere con eventi o appuntamenti culturali anche i Centri di aggregazione nelle Frazioni di Ubersetto, Colombaro, Magreta, Corlo e Casinalbo; se sta studiando interventi di ordine fiscale, per promuovere una offerta commerciale e di servizi, volti a ricostruire una identità sociale/culturale dei centri storici; se l’Amministrazione ha in agenda progetti focalizzati a rivitalizzare i centri storici delle singole Frazioni? Se si, quali e quando? Ed infine, se sono previsti interventi specifici, per valorizzare il settore agricolo.
Ed in contemporanea lanciamo un energica Campagna aperta a tutti i Cittadini “Io voglio bene al mio Negozio di Quartiere” per manifestare un forte, pratico e tangibile sostegno a chi nel piccolo della propria bottega, deve fare i conti con lo strapotere della grande distribuzione organizzata e con un Amministrazione un po’ troppo distratta.
Uno degli effetti del periodo di crisi economica, è la maggiore consapevolezza nei consumi, il modo di fare la spesa sta cambiando e l’incontrollata smania di riempire carrelli di prodotti che troppo spesso venivano dimenticati in frigo e poi buttati perché giunti a scadenza sta fortunatamente lasciando il posto a comportamenti più virtuosi. Ed è proprio in questa delicata fase storica che il negozio sottocasa, il cosiddetto negozio di quartiere, il piccolo laboratorio, la bottega dell’artigiano, può e deve tornare in auge valorizzando professionalità e competenze che in un freddo, impersonale mega-market si fatica a trovare.
(Gruppo Consiliare MoVimento 5 stelle Formigine)