“Tre pagine fitte di riferimenti scientifici per affermare che l’amianto è presente nella rete idrica di Carpi, ma anche in alcuni degli acquedotti delle province di Modena, Bologna e Reggio Emilia, ma che non ci sono problemi per la salute e che sui rimedi in atto è in corso una verifica del dipartimento della salute dell’Asl di Modena con il supporto l’istituto superiore di sanità”.
È il quadro che emerge, non si sa quanto tranquillizzante, dalla risposta della Regione Emilia Romagna in risposta all’interrogazione presentata da Andrea Leoni (PDL – fi) per sapere se l’ente fosse a conoscenza della presenza di tracce di fibra di amianto nella rete idrica del Comune di Carpi e come giudicasse tale situazione per la salute della collettività. Leoni aveva inoltre chiesto quale giudizio da parte della Regione sulla sperimentazione anti-amianto messa in campo consistente ’immettere nelle tubature un additivo, a base di polisfostati e zinco, per favorire la formazione di una pellicola protettiva attorno ad essa per impedire il contatto con l’acqua.
“Mentre da un lato si cerca di tranquillizzare dall’altro si promettono maggiori controlli anche se per la radicale soluzione del problema ovvero la sostituzione o rinnovo delle condotte si ammette che i tempi saranno lunghi e all’interno dei piani di ammodernamento delle reti acquedottistiche. Difficile quindi dalla risposta della Regione Emilia Romagna – conclude Leoni – ipotizzare una data precisa e anche questo senza voler fare dell’allarmismo a buon mercato non contribuisce a tranquillizzare”
La risposta della Regione Emilia Romagna