Incrementare e ottimizzare il recupero delle materie plastiche, in particolare di quelle – come il polipropilene e il polistirolo – provenienti dalla raccolta differenziata urbana che attualmente incontrano difficoltà ad essere riciclate. E’ questo l’obiettivo di un accordo (siglato e presentato oggi a Ferrara, presenti i rappresentanti delle realtà coinvolte) tra Regione Emilia-Romagna, Comune e Provincia di Ferrara, Atersir, Corepla (consorzio nazionale senza scopo di lucro per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica), Hera, Sipro e Università di Ferrara. Un’intesa innovativa, che punta a sperimentare in Emilia-Romagna, in particolare nel territorio ferrarese, modalità operative inedite per aumentare il recupero della plastica.
Questo accordo inaugura una serie di intese che la Regione Emilia-Romagna intende promuovere per raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano regionale di gestione rifiuti (Prgr): i principali attori coinvolti saranno, come in questo caso, associazioni di categoria, consorzi e altri soggetti impegnati nella gestione del ciclo dei rifiuti sul territorio regionale. Verranno privilegiati il principio di prossimità tra produzione e trattamento ma anche lo sviluppo delle aziende regionali operanti nel settore della green economy.
Nello specifico “si tratta di un accordo – precisa il sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna, Alfredo Bertelli – che intende potenziare il recupero di materia così come previsto dagli obiettivi del Prgr, ovvero il riciclaggio delle frazioni di rifiuti raccolti per almeno il 65% e l’autosufficienza regionale per il recupero e smaltimento. Questo ambito di attività diventa quindi un’opportunità interessante per il tessuto produttivo regionale. Cominciamo oggi col valorizzare l’area territoriale di Ferrara, che negli anni si è contraddistinta per l’innovazione nella produzione e riciclaggio della plastica”.